Tra palco e realtà. Come cantava il rocker Luciano Ligabue il mondo nerazzurro è diviso tra la suggestione Leo Messi e il presente che oggi alle 19.30 risponde al nome di Genoa. L'Inter deve vincere a Marassi per inseguire il secondo posto e chiudere al meglio la Serie A. Un finale brillante potrebbe infondere nuova linfa a Suning, chiamata pubblicamente da Conte a grandi investimenti per colmare il gap con la Juventus.
Chi meglio di Messi per riuscirci? La suggestione, perché di tale a oggi si tratta, eccita i tifosi che sognano la risposta nerazzurra al colpo mondiale Cristiano Ronaldo piazzato dalla Juve 2 anni fa. Inevitabilmente un'operazione del genere farebbe impennare a livello planetario il brand Inter, con il boom di sponsor e ricavi come accaduto con CR7 a Torino. Difficile però al netto delle frizioni con il presidente Bartomeu strappare Messi dalla culla catalana. Servono allora altri colpi per permettere a Conte di completare il buon lavoro fatto finora con il definitivo salto di qualità. Traguardo raggiungibile, inutile nasconderlo, con calciatori abituati a vincere. L'ideale per la mediana sarebbe N'Golo Kantè. Centrocampista box to box di livello mondiale, uno che in carriera ha vinto la Premier da underdog con il Leicester e ha concesso il bis proprio con il Chelsea targato Antonio Conte. Senza dimenticare il Mondiale di Russia 2018 conquistato da perno insostituibile della Francia di Deschamps. Et voilà, un acquisto che da solo cambierebbe il volto alla squadra. Difficile strapparlo ai londinesi, che in uscita hanno messo Jorginho (lo vuole fortemente Sarri alla Juve) e non intendono sacrificare Kantè, che - ça va sans dire - Conte riaccoglierebbe a braccia aperte a Milano. Ci sarà tempo per le grandi manovre di mercato. L'attualità incombe e chiama l'Inter a una reazione d'orgoglio dopo i risultati altalenanti del post lockdown. Il trittico Genoa-Napoli-Atalanta sarà decisivo per quei calciatori in discussione (Skriniar, Brozovic, Gagliardini, Godin). Parole al miele invece per Eriksen: «Ormai si è inserito, Christian adesso è al centro del gioco. In fase di non possesso ha detto Conte alla vigilia - ha la libertà di muoversi dietro le 2 punte e può fare quello che vuole. Sta lavorando seriamente, I risultati arriveranno».
L'obiettivo è di arrivare al top della condizione per l'8 agosto,
quando ripartirà l'Europa League. L'ultimo trofeo a disposizione per non chiudere la stagione con zeru tituli, per dirla alla Mou. Vincere deve diventare realtà. Il mantra contiano non cambia. Tocca a Suning accontentarlo.
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