Inter, un'altra botta: tre schiaffi dal Real

Solo Madrid, tre gol, una traversa, un probabile rigore negato quando Cristiano Ronaldo in piena area ha anticipato di esterno destro Ranocchia e il centrale sullo slancio ha respinto di braccio con Handanovic fuori causa. Intervento involontario ma il rigore ci stava. Cristiano Ronaldo non ha neppure protestato più di tanto, quarto d'ora del primo tempo, il Madrid era già avanti con un gol spettacolare di Kakà che di petto si è messo il pallone sul destro costringendo Handanovic al miracolo poi in tuffo di testa ha messo dentro sulla respinta. Il raddoppio di Cristiano Ronaldo ancora più bello, azione in verticale, geniale Casemiro che serve il portoghese in area, destro potente, gol.
L'Inter è molta volontà, molta corsa e zero punte. Perché Palacio là davanti solo e mal servito era un'emergenza della scorsa stagione, non una soluzione. Si vede il giovane Olsen, inguardabile Kuzmanovic, involuto Guarin, pasticcione Alvaro Pereira, difesa sempre in sofferenza, squadra chiusa nella propria metà campo a cui Cambiasso trottando non riesce a dare un senso. Quarantacinque minuti senza un solo tiro in porta, no, Mazzarri non è riuscito a tenere botta, così come si era augurato, se qualcuno ha visto qualcosa di buono o passi avanti, si faccia dare una controllata. E del popolare gioco e movimento sulle fasce neppure l'ombra, magari sarà stata anche colpa di Jonathan e Alvaro Pereira.
Del resto a tratti si è visto un grande Real Madrid. La differenza l'ha fatta la diversa qualità, se poi si aggiunge anche la condizione migliore dei madridisti, ecco che il 3-0 è perfino stretto. Cristiano Ronaldo sempre imprendibile, Casemiro un'autentica rivelazione, al 26' con un sombrero ha messo Morata solo davanti ad Handanovic apparso spesso spazientito. Ma i tre centrali nerazzurri sono stati colti spesso in ritardo, a tratti storditi.
La situazione è migliorata nella ripresa quando sono entrati Belfodil, Icardi e Alvarez sostenuti da Nagatomo e Duncan. Il Madrid forse aveva un po' mollato, soprattutto dopo aver trovato il terzo gol su autorete di Alvarez nel tentativo di anticipare Casemiro. Comunque si è alzato il baricentro dei nerazzurri, Icardi e Alvarez hanno avuto occasioni clamorose, Cambiasso in piena area non è riuscito a correggere in porta, ancora Icardi di testa ha scheggiato la traversa, Belfodil sulla destra ha messo in difficoltà la difesa di Ancelotti.
Ma è il 10 agosto, un mucchio di gente nuova, tante attenuanti e un entusiasmo palpabile assente nella scorsa stagione.

Manca gente importante come Milito e Kovacic, manca soprattutto la voglia di rischiare qualcosa. Mazzarri non vuole fallire la prima ufficiale di coppa Italia ma una tournée americana che si chiude con 10 gol al passivo e uno realizzato, una sola vittoria ai rigori in cinque partite, qualche pensiero lo mette.

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