Inzaghi vuole evitare la trappola Italiano

L'Inter irritata con Commisso per le frasi sugli stipendi non pagati

Inzaghi vuole evitare la trappola Italiano

L'errore sarebbe credere che sarà sempre semplice com'è stato sabato contro il Bologna, ma per quanto giovane, Inzaghi è sufficientemente esperto per non cadere nella trappola. Stasera a Firenze (ore 20.45), per esempio, potrebbe essere tutto diverso, a cominciare dal clima sugli spalti, che per la prima volta l'Inter ritroverà infuocati dal tifo ostile (16 mila spettatori, esaurito garantito). E poi l'avversario: in pochi mesi, Italiano ha cambiato volto alla Fiorentina, ne ha fatto una squadra e i risultati già si vedono. Dopo 4 partite, la Viola ha un solo punto in meno dell'Inter e ampie prospettive di crescita. Ha un centravanti giovane e forte e affamato, da cui bisognerà guardarsi con grande attenzione. Insomma, un vero test: meglio dimenticarsi che lo scorso anno l'Inter di Conte contro la Fiorentina ne vinse 3 su 3 (Coppa Italia compresa).

Questo e altro ha detto nelle ore di vigilia ai suoi giocatori il tecnico nerazzurro, che in larga parte conferma la squadra che ha maramaldeggiato sul Bologna: difesa titolare, Dumfries confermato a destra, Perisic che torna a sinistra (per Dimarco) e Calhanoglu che si rimette in mezzo (per Vecino). In attacco, coppia obbligata Martinez più Dzeko, 3 gol a testa in questo avvio di stagione e identica media realizzativa di Lukaku più Martinez un anno fa (7 gol in 2 nelle prime 4 giornate con più minuti). Correa e Vidal a casa, infortunati. L'argentino potrebbe esserci con l'Atalanta, il cileno no.

Certo, i numeri restano tutti dalla parte dell'Inter, che nelle prime 4 di campionato ha sempre segnato almeno 2 gol, mentre la Viola ne ha sempre subìto almeno 1 (6 in totale contro i 4 presi da Handanovic). In più, in queste 4 partite, l'Inter ha segnato 15 volte: sommati ai 17 gol delle ultime 5 partite della scorsa stagione, fanno statistiche da paura (e da scudetto).

E mentre Calcio e Finanza fa emergere il verbale dell'assemblea nerazzurra nel quale l'8 luglio Marotta spiegava ufficialmente l'addio di Conte («per diverse visioni sul progetto tecnico della società») con tanto di cifre («la società ha riconosciuto all'allenatore un importo pari a circa la metà del compenso previsto dal contratto per la stagione 2021-22»), la partita di stasera potrebbe essere ugualmente occasione di chiarimento tra Inter e Fiorentina, dopo le parole in tv del presidente viola Commisso («la mia è una società senza debiti, paga gli stipendi regolarmente, mentre squadre come Juventus e Inter non lo fanno: non va bene, c'è un senso di falsità in questo calcio»), che hanno irritato parecchio i dirigenti nerazzurri (della proprietà non si sa nulla: Zhang sta in Cina e magari arriverà tra un paio di mesi con qualche altra bella notizia). In casa Inter si fa peraltro notare come anche la Fiorentina abbia votato la proroga a tutte le scadenze finanziarie slittate in questi mesi.

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