Italia, ecco la rifondazione Tonali sarà il nuovo faro, poi un cambio di modulo

Per la Nations si riparte dal milanista, Scamacca e Pellegrini. Domani solo 3 reduci dell'Europeo?

Italia, ecco la rifondazione Tonali sarà il nuovo faro, poi un cambio di modulo

«Ci saranno altri momenti come questo, dobbiamo saperlo. Non sarà facile trovare una squadra all'altezza di quella campione d'Europa». Le parole di Roberto Mancini nella pancia dello stadio di Wembley dopo la figuraccia con l'Argentina segnano la via futura della Nazionale: la strada del recupero sarà lunga e tortuosa. L'idea romantica di pagare il debito di riconoscenza si è scontrata con il «bagno di sangue» di Londra. Tanto da chiedersi se non fosse meglio schierare subito la «nuova» Italia invece di sprecare un'occasione e chiudere in malo modo il ciclo precedente.

È arrivato il momento della rifondazione. Su quali basi? Come potrebbe sfruttare ora il potenziale dei suoi migliori giocatori? Due le ipotesi di modulo, per un calcio più verticale e con meno possesso sterile, tra nuovi protagonisti da inserire in pianta stabile e altri a cui non dover per forza rinunciare: il 4-3-3 che vede un importante cambiamento a centrocampo (la promozione a regista di Sandro Tonali fresco di scudetto e protagonista di un'ottima stagione), conferme importanti in attacco (Berardi, Immobile e Chiesa, ora fermi ai box) e una difesa da ristrutturare; il 3-5-2 testato da Mancini nell'ultima parte della gara con l'Argentina, modulo nuovo per sfruttare la corsa degli esterni (in particolare il recuperato Spinazzola), per mettere a proprio agio i difensori (il romanista Gianluca Mancini è fra i papabili per un posto) e sfruttare sempre la profondità e la verticalità.

Il ct, che confida nei giovani, ha ammesso che in questo momento «non riusciamo a far gol», che la difesa ha «commesso degli errori» e «dobbiamo trovare soluzioni». «Ci vorrà tempo, sarà tutto più difficile rispetto al 2018», ha aggiunto. La rifondazione parte con un vero tour de force: quattro impegni di Nations League in 11 giorni, due con la Germania, uno con Ungheria e Inghilterra. Mancini ha scelto i 23 elementi che apriranno la nuova fase azzurra, anche se a Coverciano lavorano in 38. Ieri hanno salutato il gruppo Bernardeschi, Chiellini, Emerson, Gollini, Insigne, Jorginho e Verratti, in pratica è stato dimezzato il gruppo campione d'Europa. E fra i baby arrivati in ritiro, sono stati promossi Frattesi e Gnonto.

Due soli allenamenti a disposizione del ct per allestire la prima formazione, possibilmente «competitiva», per la partita contro la Germania di domani a Bologna. Cosa si prospetta in casa azzurra? In difesa Mancini dovrà trovare il sostituto del vecchio capitano (Bastoni o Acerbi) e a sinistra probabilmente comincerà con Spinazzola, a destra forse ci sarà Lazzari già provato a Wembley; a centrocampo le chiavi della regia saranno già assegnate a Tonali, con lui Locatelli e Barella. Davanti Pellegrini dovrebbe avere un posto accanto a Scamacca e Raspadori, anche se quest'ultimo rende meglio in un attacco a due.

Se le scelte saranno confermate, in campo solo tre reduci della finale dell'Europeo di undici mesi fa (Donnarumma, Bonucci e Barella) e un'età media più bassa. Il rischio improvvisazione c'è, ma da qualche punto bisogna ripartire. A costo di altre figuracce.

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