L'Italia fuori dalla finale 4x100: ecco cosa è successo

Agli Europei di atletica gli Azzurri della 4x100 sono stati eliminati. La Turchia vince il ricorso e approda alla finale di domenica: ottiene di correre di nuovo e fa meglio di 4/100

L'Italia fuori dalla finale 4x100: ecco cosa è successo

L'Italia della 4x100 maschile prima si qualifica poi viene esclusa dalla finale agli Europei di atletica in corso a Monaco di Baviera.

La Turchia, dopo aver inoltrato ricorso per un danneggiamento ricevuto nel corso di un cambio, ha corso da sola al termine della sessione del mattino correndo in 38"98, quattro centesimi in meno rispetto al tempo del quartetto italiano sceso in pista senza il campione olimpico ed europeo dei 100 metri, Marcell Jacobs che durante il riscaldamento ha accusato un risentimento muscolare.

Nonostante le assenze pesantissime di Marcell Jacobs, Filippo Tortu e Fausto Desalu, l'Italia con un inedito e inesperto quartetto composto da Filippo Patta, Wanderson Polanco, Matteo Melluzzo e Chituru Ali aveva chiuso al quinto posto la seconda semifinale ma era stato ripescato con il settimo crono complessivo.

La ricostruzione

La Turchia, però a bocce ferme, settima nella semifinale degli azzurri con 39''50, fa ricorso. La Finlandia, al primo cambio, l’avrebbe danneggiata. Il ricorso viene accettato dal video referee e vano è l’appello presentato contro la decisione dalla federazione italiana. La decisione è di far correre di nuovo Gulayev e compagni, da soli in terza corsia, a sessione mattutina terminata. Se fanno meglio del 39''02 dell’Italia la rimpiazzano in finale. Il tempo finale è di 38''98. I campioni olimpici, come già ai Mondiali di Eugene, sono eliminati (per 4/100).

La prestazione dell'Italia di sicuro non brillante (di oltre un secondo e mezzo superiore a quello di Tokyo 2020), è appesantito dalla prima corsia, dalla pista bagnata dalla pioggia, dall’umidità e da cambi inevitabilmente imprecisi. Patta corre una buona curva, ma il passaggio di testimone con Polanco ("Sono stato tradito dalla chiamata del frazionista finlandese al nostro fianco" ammette il sardo) è da rivedere.

Il vero pasticcio avviene però al terzo cambio, con Ali costretto a fermarsi e praticamente a ripartire da fermo. "Mi sono scaldato come se avessi dovuto gareggiare – spiega Polanco – ero pronto: Marcell fa la differenza, io ho fatto il mio. Ho fatto confusione al primo cambio, per il resto credo di aver fatto la mia parte".

"Non abbiamo avuto modo di fare tante prove – sottolinea Melluzzo –ognuno ha dato il meglio". C'è poco da dire, perdere la finale così è davvero un grande rammarico.

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