Quella Joya "spezzata" sempre costretta a conquistarsi la fiducia

Dentro Dybala. Come un anno fa, per lui gli esami non finiscono. Pirlo: "Non l'ho pungolato"

Quella Joya "spezzata" sempre costretta a conquistarsi la fiducia

Una prima foto in rosa l'ha postata nei giorni scorsi, facendo da testimonial alla quarta maglia che la Juventus utilizzerà oggi contro il Verona per la sola volta in stagione in omaggio alle leggi del marketing: dovesse buttare la palla dentro stasera, certamente seguirebbe post celebrativo e le migliaia di tifosi che hanno la Joya nel cuore apprezzerebbero ancor più il pink odierno. «Dybala giocherà e non ho avuto bisogno di pungolarlo ha detto Pirlo - Ha bisogno di allenarsi, perché ha avuto poco tempo: si è infortunato e in nazionale ha avuto un virus. A Crotone siamo rimasti in dieci e non ha avuto la possibilità di giocare: lo ha fatto a Kiev, quindi adesso è giusto che giochi dall'inizio».

Via, allora. Con la maglia numero dieci che torna dal primo minuto, dopo la mezzoretta disputata a Kiev contro la Dinamo. In campionato finora è sempre rimasto a guardare e, insomma, la notizia sta lì: è dal 26 luglio scorso, quando si infortunò contro la Sampdoria, che l'argentino non mette piede in campo dall'inizio. Era poi seguita la corsa contro il tempo per averlo a disposizione contro il Lione negli ottavi di Champions: peccato però che dal suo ingresso in campo al successivo ko passasse lo spazio di un quarto d'ora mal contato. Un disastro, insomma. Con successive brevi vacanze e un recupero non proprio agevole: oggi si riannoderà quindi un filo particolare, prezioso quanto fragile. Perché non va nemmeno nascosto che il rapporto tra la Juve e lo stesso Dybala abbia attraversato parecchi alti ma anche tanti bassi: tutti sanno che nell'estate 2019 la società lo avrebbe ceduto volentieri, salvo piegarsi al rifiuto del giocatore. Poi, con la gestione Sarri, l'esplosione e il premio di miglior giocatore del campionato: mica bruscolini, ecco. Tanto che la questione rinnovo del contratto (scadenza 2022) è diventata, se non proprio spinosa, per lo meno scivolosa: il giocatore e il suo staff hanno fatto capire di non volersi accontentare di meno di 13-15 milioni a stagione, la Juve non vorrebbe spingersi a tanto ma in qualche maniera cercherà di accontentarne i desideri. Se poi si arrivasse alla rottura, hanno cominciato a suonare le sirene inglesi, questa volta da parte del Chelsea che avrebbe stanziato almeno 80 milioni per assicurarsene i servigi: se così andasse, la Juve si garantirebbe una plusvalenza di una settantina di milioni e non è nemmeno detto che non sia quello l'obiettivo finale di Paratici.

Scenari che verranno, comunque sia. Intanto, il Verona: miglior difesa del campionato (un solo gol preso), ma anche senza vittorie fuori casa da dodici partite e mai vittoriosa a Torino nei 29 precedenti. Pirlo dovrà ancora rinunciare a Ronaldo, ma avrà Morata in gran forma (tre gol tra Crotone e Kiev) e potrebbe rilanciare dall'inizio anche Bernardeschi.

«Senza pubblico continuiamo a vivere una situazione surreale ha detto Pirlo La quarantena dei giorni scorsi? Non è facile per nessuno ma, non avendo fatto il ritiro, è stata una bella occasione per stare insieme». Per lui, bicchiere mezzo pieno.

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