
La quinta vittoria consecutiva in campionato vale il nuovo sorpasso sulla Lazio, il quarto posto in classifica, il meno sei dall'Inter capolista e il meno tre rispetto all'Atalanta, oggi terza e prossima avversaria ancora tra le mura amiche: la Juventus riparte e lo fa allo Stadium, battendo 2-0 il Verona al termine di una gara cominciata nell'annunciato clima di contestazione (due striscioni recitavano: «Voi tutti qua di passaggio, noi la storia del calcio» e «Cercasi uomini per questa maglia, fino ad allora giocate in giallo», con ovvio riferimento alla seconda divisa da gioco) e proseguita nel silenzio a tratti surreale dello Stadium. Decidono un gol di Khephren Thuram nel bel mezzo della ripresa e, nel finale, una rete del redivivo Koopmeiners.
Lasciato seduto proprio l'olandese (sulle sue' zolle ci va McKennie) e affidato l'attacco a Yildiz, Nico Gonzalez e Kolo Muani, la squadra di Thiago Motta non può esimersi dal fare la partita. Il Verona punzecchia Di Gregorio prima con Suslov e poi con Sarr: tempo però dieci minuti e gli ospiti si rintanano nella propria area come si faceva decenni fa. I bianconeri ieri soltanto neri, con una divisa funerea che ne rispecchiava l'umore inanellano così un'occasione dietro l'altra esaltando i riflessi di Montipò. Vanno vicini al gol Gatti (in mischia), Thuram dopo una bella combinazione con McKennie (anche una rete annullata per lui per un precedente fallo di Kelly sul portiere), Kolo Muani e poi Locatelli e Yildiz: è una Juve che gioca e crea, ma senza trovare il gol. Il Verona pare davvero poca cosa, inconsistente in attacco e con un centrocampo che fatica a tenere palla: siccome però il calcio è imprevedibile, pochi secondi prima dell'intervallo gli ospiti troverebbero anche il gol con uno splendido sinistro da fuori area di Suslov. Il Var scova però un fuorigioco iniziale di Faraoni e la Signora tira un sospiro di sollievo: tra un coro di contestazione e l'altro verso la dirigenza, Kolo Muani costringe ancora Montipò a un intervento di piede e l'assedio continua. Yildiz crea spesso sovrannumero, ma le sue conclusioni vengono quasi sempre murate: il neo entrato Alberto Costa (esordio in campionato) colpisce il palo esterno, altro segnale di un dominio che si fa pressante.
L'azione che porta al vantaggio, poco prima della mezzora, è da applausi: palla recuperata vicino all'area avversaria, tocco di prima di Locatelli, cross di Cambiaso e conclusione vincente al volo
di Khephren Thuram, già a segno contro l'Empoli in Coppa Italia prima del patatrac ai rigori. A cavallo del 90' festeggia addirittura anche Koopmeiners: per riprendere fiato e riprendersi la quarta piazza, basta e avanza.
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