Juve-Chiesa un anno dopo Smalling, giallo a lieto fine. La Dea sa anche vendere

Il viola finalmente bianconero tra gli insulti. L'Atalanta cede a peso d'oro. Traoré all'United

Juve-Chiesa un anno dopo Smalling, giallo a lieto fine. La Dea sa anche vendere

Il colpo da copertina dell'ultimo giorno di trattative porta la firma della Juventus che ingaggia Federico Chiesa. L'esterno offensivo della nazionale arriva in bianconero dalla Fiorentina in prestito biennale oneroso (10 milioni) con diritto di riscatto a 40 milioni più bonus (10), che può diventare obbligo al raggiungimento di determinate condizioni quali l'ingresso in Champions League della Juve, il raggiungimento del 60% delle presenze (da almeno 30 minuti l'una) e la realizzazione di 10 gol e 10 assist nel biennio. Per Chiesa contratto quinquennale da 4,5 milioni netti a stagione più ricchi bonus. Con l'acquisto di Chiesa si è chiusa la campagna acquisti della Vecchia Signora, che aveva provato nei giorni scorsi a riprendere Kean in prestito dall'Everton prima del blitz firmato PSG.

In uscita ieri la Juve ha completato le cessioni in prestito di Douglas Costa al Bayern Monaco, De Sciglio al Lione e Nicolussi Caviglia al Parma. Partenze necessarie per liberare spazio salariale per l'operazione Chiesa, che a Firenze sarà rimpiazzato dall'ex Napoli Callejon (biennale). Il club di Commisso si è assicurato pure Martinez Quarta (River Plate) e Barreca (Monaco), mentre l'assalto a Milik (c'era l'accordo con il Napoli per il prestito oneroso con obbligo di riscatto) è fallito a causa del no del centravanti polacco, che rimarrà alla corte di Gattuso da separato in casa (è in scadenza nel 2021 e ha rifiutato il rinnovo offerto da De Laurentiis). A proposito di esuberi offensivi: al Napoli è rimasto sul groppone pure Llorente, che non ha trovato in extremis l'intesa con la Sampdoria, che cercava il sostituto di Bonazzoli accasatosi al Torino (i granata hanno ingaggiato anche il talentino Gojak dalla Dinamo Zagabria).

Milanesi protagoniste, loro malgrado, di alcuni operazioni sfumate sul filo del traguardo: Inter e Cagliari, infatti, non sono riuscite a trovare un accordo per il ritorno in Sardegna di Nainggolan, che rimarrà a Milano almeno fino a gennaio. I nerazzurri, dopo Pirola al Monza, oggi completeranno la cessione in prestito di Joao Mario allo Sporting, mentre Asamoah ha siglato la risoluzione (con buonuscita da 1,5 milioni di euro) e può ricollocarsi nelle prossime settimane da svincolato. Da una sponda all'altra del Naviglio, anche in casa Milan il retrogusto dell'ultimo giorno di mercato è un po' acre. A vuoto i tentativi rossoneri per tesserare un centrale difensivo: fumata nera per Kabak (Schalke), Rudiger (Milan) e Simakan (Strasburgo). L'unica consolazione per Maldini resta la partenza di Laxalt direzione Celtic (prestito).

Saltato pure il ritorno di El Shaarawy alla Roma, che sul gong riprende Smalling dallo United per 15 milioni più bonus. Affascinante il ritorno in Italia di Deulofeu (ex Milan) all'Udinese.

Infine plusvalenza da record per l'Atalanta che ha venduto il gioiellino Traorè (2002) al Manchester United per 40 milioni (25 più 15 di bonus).

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