Ad Allegri, per sua stessa ammissione, «viene da ridere, ma è così. Dobbiamo raggiungere i 40 punti e la quota salvezza, dandoci degli obiettivi: così facendo, vinceremo delle partite». A cominciare da stasera, sul campo della Salernitana che in classifica sta due soli punti indietro rispetto ai bianconeri penalizzati dal meno 15.
Ovviamente non c'è nulla da ridere e ce ne sarà ancor meno nei prossimi mesi: quando magari l'attuale penalizzazione verrà annullata ma non è certo da escluderlo arriverà quella legata alla manovra stipendi. C'è chi dice che possa essere analoga a quella attuale, chi sussurra di un meno venti all'orizzonte e chi fa invece professione di ottimismo immaginando che il tutto venga azzerato.
Di sicuro, la Juventus farà bene a raccogliere più punti possibili di qui in avanti onde evitare di trovarsi con l'acqua alla gola nelle ultimissime giornate di campionato, ammesso che tutti i procedimenti possano esaurirsi prima dell'estate. Più che pensare al settimo posto, insomma, sarà meglio che i bianconeri dimentichino la classifica in attesa dei verdetti che arriveranno. Quanto all'Europa, potrebbe essere raggiunta vincendo la Coppa Italia o l'Europa League: sempre che è bene ricordarlo la Uefa non decida poi di estromettere la Signora dalle proprie competizioni in seguito alle decisioni della giustizia italiana.
In mezzo a un quadro così incerto, si gioca uno «scontro diretto» perché così dice la classifica. Con la Juve tredicesima e il rischio di finire addirittura al quint'ultimo posto in caso di successo della squadra di Nicola. I bianconeri sono reduci da un punto - con l'Atalanta - in tre partite con dieci gol incassati. E segnano sempre poco (30 reti in 20 match), al punto che diventa fondamentale ritrovare il miglior Vlahovic: il serbo non butta la palla dentro da metà ottobre (contro il Torino) e, appena rientrato dalla pubalgia, ha bisogno di ritrovare fiducia e confidenza con la porta avversaria. Per di più, lontano da Torino non segna dal 9 aprile scorso, a Cagliari: le successive otto reti le ha poi trovate allo Stadium e nel derby contro i granata.
Urge cambio di marcia e Allegri, per facilitarlo, potrebbe anche
mettergli di fianco per la prima volta sia Di Maria che Chiesa. Per ripartire serve adesso la Juve migliore, senza fare troppi calcoli né eccessivo turnover: quello che contro il Monza, nell'ultimo turno, è costato la sconfitta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.