Una rimonta da 0-2 e un pareggino che scontenta tutti. In ordine alfabetico, il Bologna perché si era trovato sul 2-0 a inizio ripresa, forte di una partita condotta con grande ordine e intelligenza sfruttando il talento di Ndoye (suo l'1-0) e di Castro, splendido nel liberare di tacco Pobega per il gol del raddoppio. Ma non può essere contenta nemmeno la Juventus che, pur trovando in pieno recupero il 2-2 grazie a Mbangula dopo essere stata tenuta in vita da Koopmeiners, incassa il nono pareggio del campionato a fronte di sei vittorie: così procedendo, non solo sarà difficile lottare per lo scudetto l'Atalanta, aspettando il risultato odierno del Napoli, è intanto scappata a +7 ma anche l'ingresso nelle prime quattro diventerà traguardo difficile da centrare. Detto questo, per come si erano messe le cose nella prima ora di partita, le recriminazioni maggiori sono dei felsinei, a lungo padroni del campo grazie a idee di gioco decisamente migliori di quelle dei bianconeri.
Per Thiago Motta, espulso a inizio ripresa dopo l'ennesima protesta, si è trattato così di un pomeriggio quasi tutto da dimenticare al cospetto della squadra che lui aveva pilotato nelle ultime due stagioni fino alla storica qualificazione in Champions League. Il pubblico bianconero peraltro non ha gradito per nulla lo spettacolo, rinvigorendosi solo nel finale dopo avere anche fischiato i propri (teorici) beniamini e invocato a più riprese Alessandro Del Piero, presente allo Stadium.
Con Fagioli al posto di Thuram, Motta vorrebbe dare alla gara un'impronta decisa fatta di possesso palla e verticalizzazioni. Come non detto: i bolognesi sono imprendibili, Ndoye fa quello che vuole al cospetto del povero Rouhi (Cambiaso subito ko, dopo avere preso una pallonata terribile sulla caviglia) e Castro dimostra già oggi di valere due volte Vlahovic. Lo svizzerino alla mezzora (ma già al decimo minuto aveva centrato il palo) si fa così beffe della (immobile) difesa juventina e porta in vantaggio i suoi con una sberla sotto la traversa, mentre Vlahovic prima perde il tempo per una conclusione potenzialmente pericolosa e poi si vede negare la rete da una parata di istinto di Skorupski su assist di Koopmeiners. Poi, a inizio ripresa, il capolavoro di Castro: tacco sublime appena oltre la trequarti e rete di Pobega con lo scavino a beffare Perin. Motta pesca energie dalla panchina, Danilo si inventa una sovrapposizione sulla destra e Koopmeiners (primo gol in bianconero) restituisce speranza al popolo bianconero.
Che gioisce infine oltre il novantesimo: fuga di Vlahovic sulla destra e palla di Mbangula che finisce all'incrocio dei pali. Alla fine, tutti più o meno (s)contenti. Aspettando il Manchester City, mercoledì sera, in Champions.
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