La Juve non vince più: Milik prima "balla", poi la salva

I bianconeri senza successi da 4 gare. Comico errore del polacco dagli 11 metri, nella ripresa fa l'1-1

La Juve non vince più: Milik prima "balla", poi la salva

Con i nervi. E sbagliando anche un rigore. La Juventus chiude il mese di aprile con un pareggio e fa un passettino in avanti dopo le tre sconfitte consecutive in campionato e l'eliminazione in Coppa Italia per mano dell'Inter: 1-1 a Bologna, andando sotto per mano di Orsolini (rigore) e pareggiando poi nella ripresa con Milik dopo che lo stesso polacco aveva fallito la più ghiotta delle occasioni dagli undici metri.

Senza Di Maria, rimasto a Torino per un dolore alla caviglia sospetto, la Juve si schiera con Chiesa e Kostic a supporto di Milik, lascia in panchina Bremer e rilancia Gatti. Per Allegri, centesima formazione diversa sulle cento partite allenate dopo il suo ritorno sotto la Mole. È una Juve che comincia slegata, favorendo così la voglia dell'ex Orsolini: Danilo lo stende, il Var (con il monitor a bordo campo fuori uso) conferma e lo stesso numero 7 trasforma. Dopo dieci minuti, insomma, i bianconeri hanno già la testa sott'acqua. A differenza però di altre volte, la reazione c'è: la posizione e l'intraprendenza di Fagioli mettono in difficoltà il Bologna, Kostic ha la gamba giusta e su un suo assist la mezza girata di Milik viene intercettata da Skorupski. Il portiere polacco dà così il via al proprio show personale: prima si supera su Fagioli, poi para addirittura il rigore calciato malissimo da Milik, suo compagno in nazionale che era stato atterrato da Lucumi. Per l'attaccante bianconero, al primo penalty calciato in Italia dopo averne segnati 18 in altri campionati, un errore pesantissimo aggravato da una meccanica di tiro incomprensibile, con saltello del tutto inutile sul penultimo passo della rincorsa. La squadra di Allegri meriterebbe anche il pareggio, ma buttare la palla dentro pare diventata una sorta di maledizione che per poco non viene ulteriormente aggravata da un tiro di Barrow che Szczesny riesce invece a intercettare.

Match per una volta tutt'altro che noioso, ecco. Con una Juve più in palla di tante altre volte almeno in fase propositiva, a testimoniare insomma che a volte basta il giusto atteggiamento per proporre un calcio accettabile. L'inizio ripresa non propone tuttavia una Juve arrembante, il che invita Allegri a mandare in campo Iling e Soulé per Kostic e Fagioli: tempo un paio di minuti e, su iniziativa dell'inglesino, è proprio Milik a trovare il pareggio ritrovando la rete dopo un'astinenza (complice anche un infortunio) che durava dal 22 gennaio. Lo stesso Iling si divora poi il possibile vantaggio, dando comunque ulteriore spinta ai suoi.

Posch spaventa Szczesny, il Bologna non molla e anzi sfiora il vantaggio ancora con Orsolini e Zirkzee, il cui ingresso in campo rianima i padroni di casa. Quando Aebischer sfiora il palo e Soule non trova la porta, cala il sipario: brodino per la Juve, pietanza sostanziosa per il Bologna.

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