Juve senza Champions sarà rivoluzione. E Tether sale al 10%

Da Motta a Tudor stessi risultati. Le responsabilità di Giuntoli

Juve senza Champions sarà rivoluzione. E Tether sale al 10%
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La Juventus è di nuovo in mezzo al guado, ovvero in una situazione a dir poco rischiosa. Non ha ancora l'acqua alla gola, ma di sicuro il passo falso di Parma ha azzerato l'ottimismo respirato nelle prime settimane della gestione Tudor e reso la classifica nuovamente pericolosa: attualmente quinti a un punto dal Bologna e con il calendario non più a favore. Perché, se è vero che domenica allo Stadium arriverà il derelitto Monza (da affrontare senza Vlahovic, il cui guaio muscolare potrebbe tenerlo fuori per un paio di turni), lo è anche il fatto che seguiranno poi le trasferte di Bologna e Roma, sponda Lazio: le successive sfide contro Udinese (in casa) e Venezia paiono sulla carta scontate, ma bisognerà arrivarci con una radicata solidità di classifica. In caso contrario, lo spettro del fallimento appesantirebbe gambe e testa.

Nel frattempo vanno rimessi insieme i cocci del Tardini, dove non ha funzionato sostanzialmente nulla: difesa inguardabile a cominciare da Kelly che faticherebbe a trovare posto in serie B e che è invece costato una ventina di milioni, centrocampo senza personalità e attacco incapace di pungere visto che Vlahovic e Kolo Muani non segnano da oltre due mesi e Nico Gonzalez dal 22 dicembre. Dopo quattro partite della gestione Tudor, la Juve è tornata insomma al punto di partenza: era a meno uno dal quarto posto quando ha deciso di esonerare Thiago Motta ed è a meno uno anche adesso. Ma il margine di errore si è intanto azzerato: «Non si vince con gli schemi, ma con un po' più di italianismo», ha sibilato il tecnico croato. Tradotto: servono cattiveria, convinzione e concretezza, in pratica il menù tanto caro ad Allegri. Se poi l'obiettivo quarto posto non sarà centrato, a rischiare sarà anche la dirigenza con Giuntoli (nella foto) in prima fila. Perché, se è vero che il salvadanaio è stato rimpinguato con un aumento di capitale di 15 milioni incrementabile fino a 110, non esiste che da queste parti i soldi vengano sperperati senza poi doverne pagare il conto.

Il tutto, mentre Tether Investments ha acquisito altre azioni portando la sua partecipazione totale a oltre il 10,12% del capitale, pari al 6,18% dei diritti di voto. E il gruppo della criptovaluta annuncia: «Tether è anche aperta a partecipare a eventuali future iniezioni di capitale per contribuire a rafforzare le basi finanziarie della Juventus».

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