Juventus e Milan sorridono Mancini se la vedrà con Mou

Il sogno della notte è andato a lieto fine. Gli incubi di Milan e Juve si sono dissolti quando l'urna ha proposto la faccia smile. Se c'erano state preghiere, sono state esaudite. Sorteggio niente male, anzi da sorrisino sotto traccia. Il calcio italiano metterà in vetrina sei allenatori e due squadre, due derby fra tecnici, e la titanica guerra che Roberto Mancini e il Manchester City intraprenderanno contro Josè Mourinho e il Real. Molto meno titanico, ma con qualche tranello, il gruppo nel quale è inserito il Psg di Ancelotti e Ibra.
La Champions che ripartirà il 18 settembre (Milan-Anderlecht) e il 19 settembre (Chelsea-Juve), chiuderà la fase a gironi il 5 dicembre con finale il 25 maggio a Wembley, ci accompagnerà con la speranza di rivedere qualche italiano anche agli ottavi. Il Milan, nella seconda partita, dovrà sgomitare con lo Zenit di Spalletti, sudare le solite camicie contro una squadra che sa giocare buon calcio, però c'era molto di peggio da pescare. Anderlecht e Malaga arrivano direttamente dai preliminari di Champions: una ha battuto il Limassol, l'altra il Panathinaikos. Il Malaga poteva essere la quarta potenza spagnola, ma sembra già sfiorita, dopo l'abbandono degli sceicchi.
La Juve ha avuto in regalo da Fabio Cannavaro, chiamato alla pesca, i danesi del Nordsjaelland, meno amica la mano di Ruud Gullit che ha pescato il Chelsea. Il tandem Carrera-Conte se la vedrà subito, neppure il tempo di ambientarsi, con i campioni uscenti, Roberto Di Matteo in panca per un altro derby d'Italia. Ma forse era la migliore, o quasi, testa di serie che potesse capitare. Non è detto che il Chelsea ripeta il percorso netto della scorsa stagione. «Doppia sfida di grande fascino, a Stamford Bridge troveremo un'atmosfera elettrica», ha sintetizzato Conte.
Il mondo bianconero sentirà i brividi ripensando all'unico precedente. L'altra volta finì male: ottavi di finale 2008/09, il Chelsea vinse 1-0 in casa e pareggiò 2-2 a Torino. Buffon non ha dimenticato: «Ricordo bene quelle due partite e nel complesso credo che, con un po' più di buona sorte, avremmo potuto qualificarci. Oramai è acqua passata. Questa Juve è più forte di allora, mentre il Chelsea... era forte tre anni fa, e forse ora lo è ancora di più». Ma i brutti ricordi servono ad essere cancellati.
Se poi farà paura anche lo Shaktar di Mircea Lucescu, è altro discorso: in campionato gli ucraini hanno pedigrèe da grattacapo (7 vittorie su 7 partite, 26 gol e 3 subiti), ma il tempo rischia di giocare contro. Lucescu conosce bene il nostro calcio ed è spalleggiato da due preparatori italiani. La Juve proverà ogni sorta di brivido.

Ma lo Shaktar porta buoni ricordi, i bianconeri lo eliminarono negli ottavi di coppa Uefa ('76-'77): 3-0 a Torino e sconfitta 1-0 nel ritorno. Quell'anno la Juve conquistò la coppa per la prima volta contro l'Atletico Bilbao. Stavolta il ritorno in Champions sarà pesante. Possono essere traditrici le prime partite più che la corsa lunga.

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