Koeman, un esonero...al volo. Ora Xavi

Era in aereo accanto al presidente che parlava del suo licenziamento dal Barça

Koeman, un esonero...al volo. Ora Xavi

Quella del Barcellona era forse la panchina più a rischio d'Europa, insieme al Manchester United. E puntualmente nella notte tra mercoledì e ieri Ronald Koeman è stato esonerato: al suo posto i catalani come traghettatore hanno scelto Sergi Barjuan, ex terzino sinistro blaugrana e fino a pochi giorni fa tecnico della squadra-B.

Una soluzione interna in attesa di arrivare, si conta entro pochi giorni, all'unico reale candidato, un altro grande ex calciatore del Barcellona come Xavi, attuale tecnico dell'Al Sadd in Qatar. L'accordo per la buonuscita con gli emiri pare sia già stato trovato, il tempo di dirigere la partita del weekend e poi sarà pronto il volo di ritorno in Catalunya.

Fatale a Koeman la sconfitta, la quinta in 13 partite stagionali, contro il Rayo Vallecano. La classifica nella Liga piange, visto che al momento il Barça è al nono posto, e anche in Champions la qualificazione agli ottavi è compromessa.

È una decisione che viene da lontano, comunque, in realtà da quando è tornato al timone del club Joan Laporta. Mai stati idilliaci i rapporti tra il presidente e Koeman, aggravati anche dalla grottesca gestione del mercato, che ha lasciato all'allenatore olandese una rosa clamorosamente depotenziata rispetto a quella dell'ultima stagione. Persi Messi e Griezmann, gli arrivi di Aguero (rotto), Luuk de Jong (disastroso) e Depay (molto discontinuo) sono stati compensati dall'uso massiccio di ragazzini delle giovanili come Gavi, Pedri e Ansu Fati.

Un rapporto talmente compromesso che, secondo le indiscrezioni, l'esonero sarebbe avvenuto sull'aereo che riportava la squadra da Madrid a Barcellona, senza nemmeno aspettare l'atterraggio. Laporta e i suoi assistenti da un lato a discutere e Koeman lì accanto ad ascoltare tutto, fino alla decisione finale. Poi tanti saluti e in piena notte l'addio.

Il compito che attende il successore di Rambo, nelle ultime settimane vittima anche di pesanti contestazioni dei tifosi con tanto di assalto alla sua macchina dopo la sconfitta col

Real Madrid, non sarà affatto facile. Con Xavi comunque Laporta punta su una sorta di Guardiola 2.0, ex bandiera da giocatore messo in panchina, anche se stavolta la base di partenza è molto meno solida rispetto al 2008.

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