Kvara: Napoli, cuore e cervello per il sogno Champions

Il fenomeno georgiano finisce sul New York Times: "Con il pallone tra i piedi mi sento libero"

Kvara: Napoli, cuore e cervello per il sogno Champions

In Italia resta solo da fissare la data della festa scudetto (in caso di filotto nelle prossime 6 gare sarà il 30 aprile al Maradona), in Europa c'è da scrivere un altro pezzo di storia. Il Napoli va a caccia dei quarti di Champions mai raggiunti nemmeno quando la competizione si chiamava Coppa dei Campioni e in campo c'era un certo Diego Maradona.

Alla decima partecipazione potrebbe finalmente arrivare l'atteso traguardo: agli ottavi si sono fermati Alberto Bigon nel 1990 contro lo Spartak Mosca (decisivi i rigori), Walter Mazzarri nel 2012 contro il Chelsea (fatali i supplementari), Maurizio Sarri nel 2017 (doppio ko con il Real Madrid) e Gennaro Gattuso nel 2020 (un pari e una sconfitta con il Barcellona). E riavvolgendo il nastro della memoria, si torna proprio a quel 15 marzo di 11 anni fa quando i Blues di Di Matteo ribaltarono il Napoli a Stamford Bridge.

La polizia è in stato di massima allerta: fan dell'Eintracht (400 sono arrivati da Salerno) saranno a Napoli forse con qualche ultras atalantino nonostante il divieto di vendita dei ticket su tutto il territorio tedesco. Un appello a «non cadere in provocazioni» e a «rendere la giornata di festa» è stato lanciatoai tifosi partenopei dal capitano Di Lorenzo con un video pubblicato sul canale Twitter del club. Ma intanto il presidente Uefa Ceferin, parlando alla tv tedesca Zdf, entra a piedi uniti sulla questione: «Vietare la trasferta di Napoli ai tifosi dell'Eintracht è una situazione intollerabile e una decisione sbagliata. Abbiamo urgente bisogno di fare qualcosa perché la decisione presa dalle autorità è assolutamente sbagliata. Dobbiamo dire che se succede qualcosa del genere, non si giocherà lì. È molto semplice, cambieremo le regole».

Il 2-0 ottenuto all'andata nella tana dell'Eintracht è un prezioso biglietto da visita per il secondo round. «Ci vorranno umiltà, disponibilità e professionalità - ha sottolineato Spalletti -. Per fare grandi squadre ci vogliono grandi calciatori. Siamo di fronte ad una grande sfida, possiamo scrivere la storia. Pressione? L'abbiamo già avvertita diverse volte durante la stagione e la squadra non si è mai fatta tirare nel vortice delle difficoltà». I tedeschi hanno il dente avvelenato per l'assenza forzata dei propri tifosi ma il Napoli ha i favori del pronostico. In più nelle gare stagionali in Champions ha sempre segnato tranne che nella gara di Liverpool (i Reds stasera dovrebbero salutare la competizione) nei gironi: 22 reti realizzate con 11 giocatori diversi. Osimhen è fermo a 2 come il gemello Kvaratshkelia che ha fornito però anche 4 assist. «Il georgiano è un gran giocatore, con Osimhen forma una coppia molto efficace», così Carlo Ancelotti, l'ex della panchina azzurra ora al Real che potrebbe incrociare il Napoli.

«Con il pallone tra i piedi mi sento libero, è il mio tratto distintivo, è qualcosa in cui mi riconosco perché amo ciò che faccio -

così Kvaratshkelia in un'intervista al New York Times -. Unisco cuore e pensiero, d'altronde se non si usa il cervello non si migliora mai. Napoli è un sogno. Spalletti? Quello che conta per lui è lo spirito di squadra».

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