L'americano trionfa con 2''75 su Manfred L'azzurro commosso: «Che bella novità»

L'americano trionfa con 2''75 su Manfred L'azzurro commosso: «Che bella novità»

SoeldenE' Manfred Moelgg il migliore degli umani nel giorno in cui Ted Ligety lascia tutti a bocca aperta vincendo il primo gigante della stagione con 2"75 di vantaggio. Un distacco d'altri tempi e ci sta, visto il ritorno al passato con sci che hanno tolto qualcosa allo spettacolo, ma hanno riportato in alto il campione altoatesino, in gigante a digiuno di podi da quattro anni. Scappa anche una lacrima a quest'uomo all'apparenza freddo ed è lui il primo a stupirsene: dopo un inverno in cui mai era stato protagonista, nemmeno nella sua specialità, lo slalom, Manni aveva iniziato la stagione con i dubbi di chi non sa cos'aspettarsi e quel raggio di sole che nella prima manche ha accompagnato la sua discesa ne ha illuminato l'ispirazione e ha aperto una nuova fase nella sua lunga carriera. Il terzo tempo a 16/100 dal francese Fanara (poi finito 4°), appena dietro a Ted Ligety, l'esultanza liberatoria, il pugno battuto sul petto, la fiducia ritrovata.
Se l'americano è sempre stato il più accanito nel criticare le nuove regole, Moelgg ammette che «quando ho saputo della novità ho gioito, perché la mia sciata si adatta agli sci lunghi e dritti». L'estate di duro lavoro lo ha portato a Soelden con la consapevolezza di poter girare pagina: «Ci voleva, però non mi aspettavo il podio, io su questa pista avevo sempre e solo faticato anche quando partivo fra i favoriti. Certo, il distacco da Ligety fa paura, ma oggi a questo non penso, sono tornato fra i primi 15 e affronterò il resto della stagione con tutt'altro spirito». E dire che Moelgg in allenamento le prendeva regolarmente da Max Blardone, uscito a metà della prima manche e scappato dal parterre furibondo per le pessime condizioni in cui aveva dovuto scendere. Era carico il numero 1 azzurro e ha preso malissimo il primo ko dell'inverno dopo una serie positiva che durava dallo scorso mese di dicembre. Ma sono usciti in tantissimi, soprattutto nella seconda manche.

Non Marcel Hirscher, terzo e quasi sconvolto per gli oltre tre secondi presi da Ligety: «Dobbiamo ringraziarlo, sta spostando i limiti del nostro sport un po' più in là ad ogni gara».
Prossimo appuntamento:
10-11 novembre a Levi (Fin) slalom donne e uomini

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