Magica Ancona, baciata da qualcosa di incredibile e commovente. Larissa Iapichino salta uno spaziale 6,91 nel lungo ed eguaglia il record italiano indoor di sua mamma Fiona May, realizzato il 1° marzo del 1998 nel giorno dell'oro europeo a Valencia. Nel confronto di età con la madre, però, non c'è paragone: la figlia ha ottenuto questa misura monstre' a 18 anni, 7 mesi e 2 giorni mentre la madre, due volte campionessa del mondo e argento olimpico, a 28 anni, 2 mesi e 19 giorni. E siamo soltanto all'inizio.
Nella prima giornata degli Assoluti Indoor, la saltatrice della Fiamme Gialle ottiene pure il record del mondo under 20 al coperto che apparteneva alla leggenda tedesca dell'Est Heike Drechsler con 6,88 dal 1983. «Sono sconvolta, battere il record di una delle dee del salto in lungo è un'emozione, uno stupore e una grande felicità», commenta a caldo la Larissa, facendo intendere di conoscere bene la storia della sua specialità. Va da sé che siamo di fronte ad una prova incredibile per la diciottenne fiorentina, capace di saltare non solo la migliore misura al mondo del 2021 ma, soprattutto, di raggiungere lo standard olimpico per i Giochi di Tokyo.
È una storia pazzesca, quella della bambina che appariva in un celebre spot del cioccolato di una quindicina di anni fa assieme a mamma Fiona e che ora non solo è diventata grande, ma promette, a suon di record, di fare meglio della madre-atleta che l'ha ispirata, assieme al papà Gianni Iapichino, ex primatista italiano del salto con l'asta.
Eppure, Larissa Iapichino dice di sentirsi ancora «una cucciola in mezzo alle leonesse». Cucciolo o non cucciolo, ha già tirato fuori gli artigli. Dopo aver chiuso la stagione 2020 al quinto posto mondiale con la misura di 6,80 a pari merito con la serba Ivana Spanovic, ossia la campionessa del mondo (ed europea) al coperto, il 2021 è incominciato con il botto. «All'inizio ero un po' scarica - racconta la doppia figlia d'arte -, poi ho trovato in pedana salto dopo salto le energie necessarie. Sono al settimo cielo». Tanto è vero che dopo la gara, è corsa ad abbracciare i genitori, oltre al suo coach, Gianni Cecconi.
E il segreto della cucciola Larissa è fare le cose con gradualità, un passo alla volta. Con la necessaria calma. Senza voli pindarici ma restando con i piedi per terra. Aggiunge: «Ancora non ho realizzato quello che ho appena fatto. Quando ho visto 6.91, mi sono detta: cavolo ho saltato quanto mia mamma. Non ci sono tante parole, sembra un sogno». No, Larissa, è tutto vero. Come è vero che andrai alle Olimpiadi. E promette: «Sono molto giovane, ma cercherò di rubare qualcosa dalle mie avversarie per crescere e maturare».
«Dopo il secondo salto ho pensato ora mi supera! Mi somiglia come testa e come grinta, è molto decisa in pedana», il commento di mamma Fiona.Ma come festeggerà Larissa questo grande traguardo? «Sui libri», risponde la 18enne. Quest'anno sosterrà anche l'esame di maturità. Anche se ha già dimostrato una maturità da campionessa.
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