I fantasmi del Napoli e della Samp durano solo 45 minuti. Poi l'Atalanta ringrazia Duvan Zapata, il bomber di Champions, che rimette in sicurezza una partita che si stava mettendo proprio male. Contro l'Ajax finisce con un pareggio, giusto per quello che si è visto in campo, ma che certo non è quello che serviva ai bergamaschi per dare già una svolta decisiva alla seconda avventura nell'Europa dei grandi. Comunque, a conti fatti, e dopo lo 0-2 del primo tempo, ci si può accontentare.
Bergamo non aveva mai visto una partita del genere e di fatto non può vederla nemmeno questa volta. L'effetto Covid toglie ai tifosi nerazzurri la soddisfazione di poter assistere alla prima sfida di Champions giocata nel vecchio Brumana tirato a lucido e ribattezzato Gewiss. Peccato, perché tra Atalanta e Ajax è calcio vero, euro calcio. Nonostante la strada si faccia subito in salita per la squadra del Gasp che cade nella trappola di Ten Hag, lo stregone olandese che fa girare i suoi nuovi ragazzini come aveva fatto due anni fa portando i lancieri fino alle semifinali.
L'Atalanta parte a viso aperto, Gasp rispolvera Ilicic dal primo minuto dopo la lunga misteriosa assenza di quest'estate, spiegata ieri da Papu Gomez: «Ha avuto il Covid e poi è caduto in depressione È una malattia che ti fa esplodere la testa». Messaggio esplicito a chi continua a sottovalutarla. Ma lo sloveno probabilmente non è ancora al top e infatti si mangia la prima grande occasione della partita calciando in tribuna dal dischetto un preciso assist di Djimsiti. L'Ajax distribuisce geometrie e palleggi raffinati, ma anche un po' troppe scarpate, oltre tutto rifilate agli atalantini in zone del campo lontanissime dall'area olandese. Il gioiellino Lassina Traorè, uno dei tanti Traorè sparsi per l'Europa, ma sicuramente quello di cui sentiremo più parlare nei prossimi anni, apre la sfida beccandosi un giallo per un'entrata col piede a martello su Sportiello in uscita. E dopo di lui in 25' finiscono sul taccuino anche Klaasen e Mazraoui. Il fallo più pesante però lo fa sull'altro fronte Goosens, che alza un piede proprio sul petto di Traorè pescato in area da Tagliafico: il gesto è plateale e il rigore inevitabile. Tadic firma l'1-0 al 27'.
L'Atalanta riparte a testa bassa ma dieci minuti dopo è l'Ajax che raddoppia. Neres colpisce in diagonale, Sportiello non trattiene, Traorè è rapido a ribattere e il rimpallo finisce in gol: è il 2-0 che stenderebbe chiunque.
Ma l'Atalanta, per definizione, mola mia. E nel secondo tempo continua a macinare il suo gioco.
In un quarto d'ora Duvan Zapata rimette le cose a posto: prima sale in cielo saltando da fermo per schiacciare in gol un pallone gioiello servito da Gomez, poi parte in contropiede e scaraventa alle spalle di Onana il 2-2. Finisce così, giusto così.
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