Lega Pro, alta tensione all'assemblea nazionale

Eletto il consigliere federale: vince la cordata di Lotito, ma l'assemblea si spacca e 29 club lasciano i lavori

Lega Pro, alta tensione all'assemblea nazionale

Un'infuocata assemblea di Lega Pro si è tenuta stamani a Firenze. Presenti tutte le 60 società di calcio di quella che un tempo era la serie C. Dopo l'approvazione (all'unanimità) della ripartizione degli introiti derivanti dalle cessione dei diritti tv 2014/2015, è stata respinta con 29 voti contrari e 28 favorevoli (2 astenuti e il voto dell'Ascoli, favorevole, non ammesso) la richiesta di sospensione dell'assemblea avanzata dal gruppo contrario all'attuale dirigenza. Si è dunque proceduto all'elezione del consigliere del direttivo di Lega, con 33 società presenti e 27 che hanno abbandonato i lavori. Con 33 voti è stato eletto Claudio Arpaia, presidente della Vigor Lamezia, espressione della cordata che fa capo al presidente di Lega Mario Macalli e al patron della Salernitana Claudio Lotito.

Come dicevamo acuni delegati, fra cui anche il direttore generale dell’Ischia, Pino Iodice (quello che ha pubblicato la telefonata che imbarazza Lotito), e il presidente del Prato Toccafondi, un cospicuo gruppo di club (29) ha abbandonato l'assemblea per protesta. La spaccatura si è creata su una richiesta di sospensione dei lavori che era stata avanzata da questi club, e non è passata dopo un 29 a 29, col delegato dell’Ascoli, favorevole alla mozione, non ammesso al voto dal presidente perché rappresentante di una società priva del requisito di anzianità. Inevitabile la bagarre.

"Non ho bisogno di tutori - ha detto il presidente di Lega Pro Mario Macalli al termine dell’assemblea a chi gli faceva presente che nella ormai famosa telefonata Lotito dice di telefonare a suo nome -. Magari fra qualche giorno vista l’età prenderò un badante ma per ora non ce l’ho e non ho neppure il pannolone". E insiste: "Lo dice lui, non ho bisogno che qualcuno mi tenga la mano - aggiunge - e non ho chiesto a nessuno di intervenire per me".

Prima dell'inizio dei lavori Iodice aveva espresso parole molto dure nei confronti di Lotito. "Credo che sia miseria umana: adesso si attacca al mio curriculum, ai miei trascorsi professionali, perché non ha argomenti per controbattere a quello che c’è di gravissimo nel corpo della telefonata". E ancora: "Speriamo che ci sia l’autorevole intervento del governo, perché faccia pulizia in questo mondaccio dove ci sono dei personaggi come Lotito che non fanno il bene del calcio", ha aggiunto Iodice prima di entrare nell’assemblea. "Il sistema sta saltando anche per colpa sua", ha aggiunto, sempre riferendosi a Lotito.

Iodice ha spiegato ai cronisti che "ci sono degli sms, ci sono delle ulteriori registrazioni" di conversazioni avute con il maggiore azionista della Salernitana, "ma credo che in questo momento non sia più il caso di continuare a fare confusione. Dobbiamo dare una svolta al mondo del calcio". Il direttore generale dell’Ischia ha detto di non voler avere timori che la vicenda venga insabbiata: "Se così fosse, siamo nella Repubblica delle banane".

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