Ieri Luciano Spalletti è stato premiato come miglior allenatore del mese di gennaio. Ma la vera notizia è un'altra. È virale un video in cui il tecnico del Napoli si avvicina ad alcuni ragazzini accorsi a Castelvolturno per seguire l'allenamento della squadra. Loro gridano «Grande mister», lui li gela: «Così non va bene». Non è l'allenatore che parla ma il padre di famiglia. «La scuola? - li incalza - C'è sciopero? E allora quando si recupera questa mattinata di scuola, oggi pomeriggio?». «Mai»; «Mister, il Napoli è la prima cosa», abbozzano i ragazzi, ignari che una grande lezione si può ricevere pure lontano dai banchi di scuola. «Come mai? E quando ti dovrò allenare e non capirai cosa ti dico? Io quelli che non capiscono non li voglio». Spalletti non parla a sproposito. In Campania il tasso di abbandono scolastico nel 2021 è stato del 14,65%, il più elevato in Italia dopo Sicilia e Puglia; a giugno 600 studenti della scuola primaria e secondaria sono stati bocciati a causa delle troppe assenze, 2.300 quelli segnalati ai servizi sociali; nell'ultimo triennio nella scuola primaria si è registrato un incremento dell'abbandono scolastico del 181%. E allora meglio una bella tirata d'orecchi di un selfie: una fotografia dura il tempo di un like su instagram, un bonario cazziatone da chi sta facendo sognare una città intera può insegnare molto di più. «Ci sono due modi di essere campioni, di pallone e di studio.
Di Lorenzo fa il capitano perché ha la pagella migliore di tutti», rivelò una volta il tecnico. Il Napoli ha un'autostrada libera verso lo scudetto, chi vuole toccare ferro lo tocchi, ma Spalletti parlando a quel gruppetto di ragazzi un campionato l'ha già vinto.
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