Scudetto doveva essere e così è stato. Un obbligo, dopo l'eliminazione, precoce e dolorosa, dalla Champions. Ma tra sapere di doverlo fare e farlo effettivamente ce ne passa. E ora che lo scudetto è realtà, è il momento di festeggiare. Una festa da godersi, anche se arrivata stando sul divano invece che in campo. E così, in attesa di quella ufficiale, le feste si sono divise e moltiplicate. Dopo quella nello spogliatoio di Crotone, c'è quella di Antonio Conte, che si è concesso alla tv. «Abbiamo fatto qualcosa di straordinario e adesso me lo voglio godere. Sono felice per me, per noi e per i tifosi», ha detto il tecnico che si è tolto solo un sassolino, sulle critiche post addio alla Champions. «Siamo stati molto bravi a compattarci e a utilizzare queste critiche per essere ancora più forti». C'è poi la festa della dirigenza al gran completo. Dal presidente Steven Zhang, al vice Zanetti, all'ad Marotta al ds Ausilio, che al fischio finale di Sassuolo-Atalanta si sono ritrovati nella sede milanese. Bandiere, sciarpe e vessilli con il nuovo logo e la scritta «IM Scudetto», Internazionale Milano ma anche Io Sono Scudetto, mostrati con orgoglio dalla terrazza di via della Liberazione. Per la gioia dei tifosi, numerosi sotto la sede. Numerosi ma rispettosi, distanziati e protetti. L'esatto contrario di quanto visto in piazza del Duomo dove migliaia di persone, in maggioranza giovanissimi, hanno invaso la piazza simbolo di Milano. Tutti appiccicati, moltissimi senza mascherine. Cori, balli, petardi, in totale spregio di quelle norme che abbiamo tutti imparato e che tanto sarebbe importante seguire in questo momento. La nota stonata di una giornata speciale che i tifosi hanno atteso per 11 anni.
C'è poi la festa virtuale, social, con i messaggi di tutti i giocatori e non solo. Se Lukaku prima grida dal balcone, poi gira in auto per la città e posta tutto su Instagram, dove anche l'ex Icardi si congratula, a spiccare è il post di Steven Zhang che scrive «Grazie a tutti» sotto la foto celebrativa. Ma soprattutto fa rumore quello dei grandi rivali. L'account ufficiale della Juventus è il primo a congratularsi con l'Inter e il patron Andrea Agnelli va oltre.
«Ben fatto Steven! Felice per te e orgoglioso di essere tuo sincero avversario in campo e amico fuori. Torneremo...». Scudetto appena assegnato, signorilità ma sfida già lanciata: chi festeggia e chi, virtualmente, stringe la mano. Il calcio nella sua essenza.
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