C'era molta attesa per questa prima supersfida del campionato, la grande classica tra Inter e Juventus, il "derby d'Italia". La Signora ci dirà chi è davvero l'Inter, dicevano in molti. E il verdetto del campo è questo: l'undici di Mazzarri è una buona squadra, ben messa in campo, molto attenta nelle retrovie e che sa far male. Alla fine finisce 1-1 e il risultato tutto sommato è giusto. Anche se la Juve alla fine avrebbe potuto fare il colpaccio espugnando San Siro. Ma sarebbe stato troppo per quanto visto nei novanta minuti di gioco.Vucinic in campo dal primo minuto per i bianconeri, accanto a Tevez. L'Inter è più prudente davanti, schiera Palacio con alle spalle Alvarez. La Juve parte subito fortissima ma, nella prima mezzora, la gara è bloccata dal tatticismo. La prima palla gol arriva al 31' con Pogba che, su lancio di Pirlo, è pericoloso davanti alla porta di Handanovic. I nerazzurri se la vedono brutta al 34': Cambiasso sdbaglia tocco a centrocampo, la JUve ne approfitta con un contropiede fulminante, tre contro tre, ma spreca la ghiotta occasione. Gran bella giocata del franco-algerino dell'Inter, Taider, al 42', servito in contropiede da Alvarez spreca di poco.
Il secondo tempo inizia con un solo cambio, per la Juve (Isla al posto di un nervoso Lichsteiner). Juve pericolosissima al 13' st: contropiede velocissimo di Tevez, con Vidal che tira fuori. A quel punto Mazzarri prova la carta Icardi, che butta nella mischia al posto di un Taider molto positivo. Alvarez si sposta sulla mediana e l'Inter si trova, così, con due punti vere in attacco. E' la mossa che sblocca la gara. Da lì a poco, infatti, sfruttando un superbo contropiede innesscato da Alvarez, che ruba palla a centrocampo, il bomber argentino insacca alle spalle di Buffon. L'Inter passa meritatamente in vantaggio. Mazzarri esulta e, sotto-sotto, coltiva il sogno del colpaccio. Ma la speranza durta appena centoventi secondi. Vidal pareggia (terzo gol in tre partite), arpionando superbamente un bel cross dal fondo del caparbio Asamoah. Nel frattempo Conte ha cambiato lo stanco Vucinic con Quagliarella. Il segno che dall'anno scorso ad oggi molto è cambiato, in casa Inter, arriva al 42'. Mazzarri cambia Alvarez (San Siro lo riempie di applausi, e pensare che l'anno scorso era il più fischiato) e getta nella mischia Kovacic.
C'è ancora tempo per le emozioni a San Siro. Handanovic salva il risultato con una grande parata al 43'. Gran bel cross di Tevez da fondo campo e colpo di testa di Isla.
Ma il portierone nerazzurro è attento e si guadagna un gran bel voto in pagella. Triplice fischio finale. Tutti nello spogliatoio. La nuova Inter di Mazzarri non solo ha retto il colpo ma, per larghi tratti della gara, è parsa allo stesso livello dei campioni d'Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.