L'Italbasket è colpevole di aver costruito squadre di cartapesta

L'Olimpia incostante, venerdì l'euro derby con la Virtus. Sperando che le tossine non contaminino gli azzurri

L'Italbasket è colpevole di aver costruito squadre di cartapesta
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Nel giorno di san Isidoro, venerdì prossimo, quando la Virtus Bologna cercherà di portare l'Armani fra le lingue di fuoco delle Malebolge dantesche dell'Eurolega, dove dovrebbero stare quelli che hanno costruito squadre sbagliate spendendo tantissimo, dovremo dire come stanno le cose davvero nel nostro povero e piccolo basket.

La Virtus angosciata dal suo futuro societario per il momento si accontenta di stare in testa insieme a Brescia e alla neopromossa Trapani dopo aver riscoperto la difesa che nel recupero di lunedì ha tenuto a soli 45 punti Reggio Emilia, pur sapendo che nelle ultime finali scudetto ha sempre dovuto inchinarsi proprio a Messina. Per Milano, invece, nella confusione della sua infermeria sempre affollata, la caduta contro Napoli dell'ex Pangos, allenata dall'ex virtussino Valli che dopo averla presa a 0 vittorie ora si trova in zona salvezza, ci ha ricordato tutti i difetti di una squadra nata settimina, che cammina e non corre.

Come era già accaduto in Europa contro Kaunas (un più 27 buttato via in casa) e Berlino (un più 13 lasciato nell'arena degli ultimi) anche a Napoli c'è stato il grande regalo dopo il più 15 a metà del terzo tempo con sconfitta che ora allontana l'Olimpia dai primi pisti e quindi anche dal privilegio di avere il fattore campo che al Forum conta abbastanza.

Ogni volta una scusa, un rimpianto, ma ci sarebbero cose che è giusto dire. È il nostro basket che dovrebbe ammettere di aver costruito squadrette di cartapesta. L'Eurolega che ora fa gola persino alla NBA, ha bocciato la Virtus che anche cambiando allenatore non ha potuto ingannare avversarie atleticamente e tecnicamente più attrezzate. Per l'Armani tormento nell'illusione di poter trovare un posto in seconda fila nelle partite di recupero che poi porteranno le migliori alle finali negli Emirati, oasi per fare soldi. Certo vincendo venerdì a Bologna potrebbe magari restare ancora in gioco, ma sappiamo tutti che sarebbe soltanto una illusione, e non solo per queste cadute libere al momento in cui gli altri corrono e la squadra costruita e allenata da Messina non trova più il canestro, unica soluzione per chi non ha un regista affidabile e centri di qualità.

La paura è che questa malattia perniciosa che ha intossicato tutto possa anche rendere difficile la strada per la Nazionale di Pozzecco, speriamo più solida di quella che ha perso con Islanda o Turchia che in estate cercherà la sua gloria, nella speranza di trovare un posto alle Olimpiadi che ci manca ormai da troppo tempo, come le medaglie, l'ultima con Recalcati, argento ad Atene nel 2004, come il massimo trofeo per club che non riusciamo più nemmeno a sfiorare da troppi anni.

Restiamo nella cripta, assediata da troppi giocatori di altre scuole, sapendo che il male è alla radice, anche se chi comanda pensa che tutto si possa risolvere facendo buoni affari anche con le televisioni o gli emiri travestiti della NBA statunitense.

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