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L'Italbasket a Portorico cerca la strada verso Parigi

Oggi alle 23.30

L'Italbasket a Portorico cerca la strada verso Parigi
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Cercando un biglietto per le Olimpiadi a Parigi, l'Italia del basket ci terrà compagnia in una settimana che può essere santa o maledetta. Petrucci che corre per una riconferma presidenziale ha già riconfermato la squadra tecnica perché, come dice lui, nessuno più di Pozzecco sa far diventare perle anche i sassi. Esordio a San Juan de Portorico alle 23.30 contro il Bahrain per assaggiare campo e ferri del Coliseum. Una famiglia che non guarda indietro, non si compiace dei due bei successi in preparazione contro Georgia e Spagna e non pensa a Fontecchio rimasto a casa per infortunio. Una squadra che conosce i propri limiti e, proprio per questo, saprà sacrificarsi e aiutarsi. I totem sono Gallinari e Melli, ma ci aspettiamo grandi cose anche da Mannion che sembra ancora interessare il mondo Nba e magari dal comasco Abass che proprio in questi giorni ha lasciato la Virtus per cercare fortuna altrove.

La vera sfida sarà quella di giovedì alle 2 di notte contro i Boricuas, i guerrieri di casa. Per arrivare ai Giochi, dando per scontato il successo all'esordio, tutto si deciderà sabato e domenica quando dovremo poi sfidare le prime dell'altro gruppo, la favorita Lituania di Sabonis o il Messico. Un posto solo sull'aereo per la Francia sapendo già che vincendo questo preolimpico andremo nel girone con Serbia, Sud Sudan e il colosso Stati Uniti che a Parigi porterà una squadra da sogno come quella di Barcellona 1992.

Settimana di tormenti che ad Atene vedrà la Grecia rischiare moltissimo contro la Slovenia di Doncic o, magari, la Croazia. Per Banchi e la sua Lettonia servirà il tifo della gente di Riga per lasciare a casa la Georgia di Shengelia o il Brasile. Più semplice sembra il cammino della Spagna di Scariolo a Valencia contro Polonia o Finlandia.

Essere fra le dodici del torneo olimpico vorrebbe dire davvero tanto e per questo serviranno due belle battaglie, perché Portorico in casa fa sicuramente paura e la Lituania, lo sappiamo, anche senza Porzingis ha

i mezzi per sbarrarci la strada e arrivare dove già stanno aspettando, oltre a Serbia, Stati Uniti e Sud Sudan, il premio avvelenato per i vincitori in Portrtorico, anche Francia, Germania, Canada, Giappone ed Australia.

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