L'Italia dei figli d'arte Abbagnale, Bovolenta e i due Lamberti

Tornano alle Olimpiadi i cognomi che hanno fatto la storia dello sport

L'Italia dei figli d'arte  Abbagnale, Bovolenta e i due Lamberti
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Parigi - Dal nuoto all'atletica, dalla pallavolo alla ginnastica e anche nel canottaggio. Tra gli atleti italiani al via dei Giochi di Parigi ci sono tanti figli d'arte. O meglio figli delle stelle, pronti a brillare nella Città delle Luci.

A inaugurare l'Olimpiade saranno i Lamberti: Matteo e Michele parteciperanno ai Giochi, come il padre 32 anni fa. Matteo si tufferà nelle batterie dei 400 stile libero di mamma Tanya Vannini, già bronzo europeo e ora allenatrice, domani toccherà invece a Michele nei 100 dorso. Che saga bellissima quella dei Lamberti, una famiglia dedita al nuoto come poche. C'è stato Giorgio, ex primatista e campione mondiale, che sta rivivendo antiche emozioni insieme alla moglie Tanya e all'altra figlia nuotatrice, Noemi, in questo percorso per arrivare ai Giochi irto di ostacoli. Ma tutte le scelte hanno pagato e la cosa più importante è che vedremo i Lamberti a Parigi. Soprattutto Giorgio, che ha vissuto il dramma del Covid sulla sua pelle finendo in terapia intensiva all'ospedale di Brescia. «Mi sono emozionato come nei giorni in cui sono nati, quindi molto di più rispetto a quando vincevo le medaglie. Spero possano godersi quest'avventura».

Quest'oggi parte il cammino della pallavolo maschile. E c'è subito un big match ai gironi per la formazione di Fefè De Giorgi: Italia-Brasile (ore 13), incontro che segnerà l'esordio a cinque cerchi di Alessandro Bovolenta, il figlio di Vigor, argento ad Atlanta 1996 con la Generazione di fenomeni. «Siamo una famiglia che ha la pallavolo dentro ma non paragonatemi a papà. Lui era lui, io ho una mia identità. Abbiamo storie parallele, ma diverse», ci tiene a precisare il 20enne erede del Gigante del Polesine. Un Gigante ma del canottaggio lo è stato Giuseppe Abbagnale, due ori olimpici e sette titoli mondiali con il fratello Carmine e ora presidente federale. Il figlio Vincenzo sarà sull'otto maschile, qualificatosi ai Giochi solo per un centesimo. E nello staff azzurro c'è anche Agostino Abbagnale, tre ori olimpici, lo zio di Vincenzo e fratello di Giuseppe. Altro figlio d'arte canottiere è Matteo Sartori, che nel doppio insegue i successi di papà Alessio, oro a Sydney 2000 sulla stessa barca: «Papà - dice - ha scritto un libro sportivo di storie e successi, io voglio scrivere il mio».

A Tokyo, le Farfalle hanno spiccato il volo sul bronzo. A Parigi puntano a migliorarsi. La squadra è cambiata di un solo elemento rispetto al Giappone, con l'ingresso di Laura Paris (era riserva a Tokyo), figlia di Federico, campione del mondo di ciclismo su pista. Nella rosa anche la veterana Martina Centofanti, che ha cambiato sport rispetto al papà Felice, ex calciatore dell'Inter. E a proposito di voli, Larissa Iapichino punta a saltare lunghissimo a questi Giochi. Come mamma Fiona, due argenti olimpici, che le ha trasmesso il talento non solo nello stesso sport, ma anche nella stessa specialità.

Infine Diego Pettorossi, che si cimenterà sui 200: papà Mario ha giocato a basket nell'Olimpia Milano. Pallacanestro che era lo sport di Dennis Rodman, ma la figlia che sta giocando nel team Usa preferisce calciare il pallone anziché fare canestro.

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