Notti per sognare prima di andare sulla baia di Manila per giocarsi le semifinali contro gli Stati Uniti storditi dal partitone della Lituania che martedì mattina troverà sulla sua strada una Serbia che ha dato 100 punti alla Dominicana.
Agli americani penseremo domani pomeriggio, ore 14.40, per adesso balliamo e cantiamo con l'Italia di Pozzecco, la sua anima, la sua fantasia per una squadra vera che anche in una giornata da 28% nel tiro da tre ha trovato il cuore molle di Portorico che ha tirato anche peggio da 3 (22%) ed è rimasto stregato dalla nostra difesa arroccata intorno al Melli da bosco e riviera. Non andavamo ai quarti di un mondiale dal 1998 quando Pozzecco giocava e litigava nell'Italia di Tanjevic che poi lo escluse dall'Europeo che vincemmo a Parigi l'anno dopo, in campo con Fucka scelto nel quintetto ideale nel campionato vinto dalla Jugoslavia di Obradovic sulla Russia, che soffrì la sconfitta nei quarti contro gli universitari USA di Tomjanovich perdendo di poco.
Ricordare per essere pronti ad una sfida durissima anche se i 35 punti di Edwards non hanno spaventato la Lituania con 6 giocatori in doppia cifra, lasciando senza parole Kerr e il Banchero che volevamo con in questo mondiale.
Domani cercheremo di mettere nella rete anche lui come abbiamo fatto con i portoricani che ci hanno superato soltanto una volta nel terzo quarto (41-43) quando un super Ricci, Datome alla duecentesima partita in Nazionale, e Fontecchio hanno rimesso tutto a posto prima del trionfale ultimo quarto (22-11) che ci ha aperto le porte verso un paradiso ritrovato dopo troppi anni ad un mondiale.
Ha cominciato Tonut sfasciando l'utilitaria portoricana e tenendo a secco il Waters che alla fine, dopo la solita cura Pajola, ha chiuso con un modesto 5 su 14.
Per Datome un viaggio nella famiglia giusta e ieri i suoi 11 punti sono stati importanti come la stangata data ai serbi: «Tutto bello, a prescindere da me perché siamo un gruppo in armonia. Adesso vogliamo continuare a sognare».
Lo farà Ricci ieri scatenato, 15 punti, rimbalzi, assist, 1 stoppata, leone per tre ruoli, deve farlo Fontecchio che ha tirato male (5 su 16) dopo il trentello alla Serbia, ma che ha lottato prendendo anche 12 rimbalzi dove l'Italia ha distrutto Portorico (39-22) decisivi per il 73-57 finale.
Pozzecco, abbracciato al presidente Petrucci racconta alla sua maniera il viaggio sempre convinto che nessuno avesse fiducia nei ragazzi che certo gli devono tanto, ma non sono soltanto suoi come va dicendo, anche se questa trincea che si è creato ci fa benissimo.
Il presidente Petrucci dopo aver fatto chilometri nell'anello superiore dell' Areneta Coliseum se li è abbracciati tutti e alla fine aveva tanti motivi per urlare felice: «Certo che dobbiamo sognare, abbiamo aspettato troppi anni prima di rientrare nei quarti di un mondiale. Bel gruppo, con un allenatore che sta facendo cose bellissime. Possiamo batterci con chiunque e lo dimostreremo».
Cosa che non potrà fare la Spagna
campione in carica e d'Europa esclusa in rimonta dal Canada nel girone dove l'italiano Banchi ha portato la Lettonia ad un risultato storico e nei quarti troverà l'imbattuta Germania, mentre ai canadesi toccherà la Slovenia.
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