Il giorno tanto atteso è ormai arrivato. Dopo settimane, o meglio, mesi di bailamme, la Lega Nazionale Dilettanti è arrivata al giorno della scelta: da un lato l’ex presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Carlo Tavecchio, dall’altro Alberto Pasquali, vicino all’attuale presidente della Lnd Cosimo Sibilia. La posta in gioco è il vertice del Comitato Regionale Lombardia della Lnd, che rappresenta la realtà più importante e ricca del mondo dilettantistico italiano.
La candidatura dell’ex numero uno del calcio tricolore è arrivata a sorpresa un mese fa: era infatti l’11 dicembre quando, sulle colonne di questo giornale, vi raccontavamo della sfida lanciata da Tavecchio a Sibilia, con l’obiettivo di assumere una posizione determinante in vista delle elezioni federai di febbraio, che ridisegneranno gli assetti del calcio italiano.
Qualche giorno prima della discesa in campo di Tavecchio, il Comitato Regionale Lombardia era stato di fatto commissariato in seguito alle dimissioni a sorpresa di sette consiglieri (Arioli, Silini, Teti, Bignotti, Loschi, Maino e Santagostino) sui quattordici totali. Una mossa politica (nel vero senso della parola) non certo invisa a Sibilia, visto che con le loro improvvise dimissioni i consiglieri "rischiavano" di togliere la regione Lombardia dalla contesa elettorale, affidandola a Sibilia stesso, o meglio, a un commissario da lui nominato.
"Provo turbamento per il periodo complicato del calcio lombardo, forse il più buio di sempre. Le difficoltà economiche della categoria sono evidenti e non mi sembra che purtroppo ci sia la giusta attenzione verso la Lombardia, che è il maggior contribuente della Lega Nazionale Dilettanti, perché? È un danno di immagine al sistema calcio e al sistema lombardo, che era un fiore all’occhiello. Perché, voglio ricordarlo, la Lombardia è la regione modello del calcio italiano", le parole di Tavecchio in occasione della conferenza stampa di un mese fa.
E ancora: "Qui urgono risposte chiare e immediate per sopravvivere: le società vogliono sapere come sbarcare il lunario, come sostenersi economicamente. La Lombardia è centrale per la Lnd, ma così il movimento rischia di morire. Qualcuno si assuma le proprie responsabilità. La Lombardia non può subire l’onta di essere gestita dall’autorità centrale con un commissariamento", l’ovvio riferimento a Sibilia.
Ora ci siamo: sabato 9 gennaio è in programma l’assemblea ordinaria elettiva, che dovrà individuare il nuovo vertice del Comitato regionale lombardo della Lnd.
Da una parte un uomo che la Lnd la conosce come le sue tasche – essendone stato presidente dal 1999 al 2014 ed essendo stato, all’inizio della sua carriera, consigliere proprio del Comitato Regionale Lombardia – dall’altra Alberto Pasquali, bresciano, ritenuto l’uomo di Sibilia. Molte società – lombarde e non – hanno in più occasioni espresso il proprio malcontento nei confronti della gestione Sibilia. Vedremo allora se la Lnd, partendo dalla Lombardia, volterà pagina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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