Jorge Martin cade, Pecco Bagnaia si aggiudica il Gran Premio di Indonesia. La pista di Mandalika regala un altro colpo di scena. Dopo la vittoria nella Sprint dello spagnolo con sorpasso in campionato, la domenica il piemontese si riprende lo scettro e urla al mondo che nella vita, a volte, bastano 24 ore per svoltare. «Avevamo bisogno di una gara come questa. Me lo meritavo», racconta commosso al traguardo. Con la mente ripercorre la corsa, gustandosi ogni istante. «Partivo 13°, così ho dato subito il massimo. Quando ho visto Martin andare via, ho pensato: resta calmo, pensa a gestire le gomme, poi vedremo. È stata la scelta giusta, perché nel finale ne avevo di più». Sorpasso dopo sorpasso, ha saputo gestire al meglio gli attacchi di un solido Maverick Viñales su Aprilia, con un ritrovato Fabio Quartararo (Yamaha), con lui sul podio.
Bagnaia alza il trofeo al cielo e ringrazia il team, perché una vittoria è sempre il risultato di un grande lavoro di squadra, anche se la dedica va a Domizia, la fidanzata che sposerà nel luglio prossimo. Per un giorno però, sotto i riflettori di tutto il mondo c'è solo lui: solido, convincente, capace di reagire con forza alla grande delusione del giorno prima, quando il sogno del titolo sembrava sfumare. La notte ha portato consiglio e Pecco è stato protagonista di una straordinaria rimonta dalla quinta fila. Determinato, è andato a prendersi di prepotenza la sesta vittoria stagionale che mette la parola fine ad un momento particolarmente difficile.
L'errore dello spagnolo è arrivato invece nel giorno in cui affrontava la gara da nuovo leader del campionato. Scattato benissimo, lo spagnolo ha provato subito ad allungare, ma forse ha esagerato, tradito forse dalle gomme, continuando ad osare, quando forse bastava solo gestire il distacco. «Sono andato lungo nella curva 10 e appena sono entrato nella 11 sono caduto, forse dovevo stare un po' più attento. Ho preso lo sporco. Mi dispiace molto per il grave errore». La sua corsa è finita nella ghiaia. «Era quasi fatta, ma sono contento perché ero veloce e non c'era nessuno che poteva battermi. Devo sfruttare la mia velocità per vincere. Bagnaia è stato fantastico e ce l'ha fatta a recuperare, ma ripeto, sono contento perché siamo i più forti e voglio questo titolo», afferma con orgoglio Jorge.
Lo zero dello spagnolo ha permesso a Bagnaia di riprendersi la testa del campionato (+18 lunghezze su Martin).
«Pecco ha reagito da campione e non era facile dopo la batosta del sabato. Ha fatto una gara intelligente. Per noi sarà una lotta fratricida, ma sarà bello vederli lottare sino alla fine», ha commentato Gigi Dall'Igna, direttore di Ducati Corse. Appuntamento tra una settimana in Australia.
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