L'Uefa stanga Nasri: squalifica per antidoping allungata da 6 a 18 mesi

L'Uefa ha deciso di usare la mano pesante nei confronti dell'ex City e Arsenal Nasri e ha allungato la sua pena da sei a diciotto mesi per doping. Il 31enne francese aveva effettuato una autotrasfusione a scopi terapeutici ma quest'azione è proibita dalla WADA

L'Uefa stanga Nasri: squalifica per antidoping allungata da 6 a 18 mesi

Non c'è pace per Samir Nasri. L'ex attaccante esterno di Arsenal e Manchester City attualmente svincolato dopo aver rescisso il contratto con i turchi dell'Antalyaspor era stao squalificato per sei mesi per doping. L'Uefa, però, nella giornata di oggi gli ha comunicato di aver allungato la sua squalifica di altri dodici mesi e dunque non potrà rientrare in campo prima del gennaio 2019. La sentenza ha avuto dunque effetto retroattivo con il francese che ha visto triplicare la sua pena.

L'Uefa, infatti, non ha preso bene l'autotrasfusione di sangue a scopo terapeutico fatta da Nasri, visto che tale azione non è nemmeno consentita dalla WADA, agenzia mondiale di antidoping.

Nasri, che in carriera ha vestito anche la maglia dei francesi del Marsiglia e degli spagnoli del Siviglia dovrà attendere ancora sei quattro mesi prima di poter rientrare in campo ma vista la sua ancora, relativa, giovane età visti i suoi 31 anni non farà fatica a trovare una squadra pronta a dargli fiducia. Di certo c'è che dopo l'esperienza finita male con il City, Nasri non è stato più lo stesso giocatore ammirato in passato e ora questa mazzata non fa altro che rallentare il suo rientro in campo.

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