L'ultimo applauso per Totò. Bergomi: "È il nostro eroe"

L'ex capitano azzurro: "Oggi i giovani vogliono tutto e subito. Imparino da Schillaci"

L'ultimo applauso per Totò. Bergomi: "È il nostro eroe"
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L'omelia del parroco della Cattedrale di Palermo è toccante. L'enfasi delle parole di monsignor Sarullo rimbomba nella chiesa; tremano le pareti e tremano i cuori degli oltre mille fedeli raccolti per l'ultimo saluto a Totò Schillaci, uno di «loro»: «Ti sei ritrovato davanti ad una porta, non come quella di un campo di calcio di serie A. Ti sei trovato davanti una porta senza traversa, una porta senza pali, una porta senza rete, ti sei ritrovato davanti la Porta della misericordia, la porta dell'amore, la porta della bontà del Padre che ti ha convocato per la partita che ti ha fatto entrare nella squadra più bella del mondo, che si chiama Paradiso».

Gli occhi si bagnano, le lacrime rendono lo sguardo tremante, ma ciò non impedisce di fissare con nitidezza il profilo del volto di Totò che a 59 anni un tumore ci ha portato via: sorridente come al solito, anche ora che la sua immagine festante sormonta una bara triste, ma ricolma di icone di affetto. Fiori, maglie, sciarpe, cappellini, poesie; una specie di bazar dell'amore dedicato al campione più semplice e antidivo della storia del calcio. Tra i pochissimi grandi colleghi di Schillaci giunti a Palermo per partecipare alle esequie, Beppe Bergomi (nella foto). La sua è una testimonianza che lascia il segno: «Ai Mondiali del '90 è stato l'eroe di tutti noi, ci stava regalando un sogno. L'anno e mezzo in cui ha giocato nell'Inter l'abbiamo vissuto intensamente. Ma il gol che rimane in mente è quello con l'Austria, lui venne ad abbracciarmi. Un abbraccio sincero e intenso che non si è interrotto mai; anche dopo anni, bastava rivederci e la scintilla si riaccendeva...». E poi: «I giovani di oggi hanno del buono, dobbiamo tirarlo fuori noi, poi però vogliono tutto e subito. Invece bisogna faticare per raggiungere qualcosa, e in questo Totò era un esempio».

Già, i giovani. Anche Schillaci si è sempre impegnato per loro.

E sarebbe felice di sapere che le offerte raccolte durante il suo funerale saranno destinate anche al ripristino del campetto di calcio parrocchiale. Monsignor Sarullo lo ringrazia con una dedica che ha il sapore del monito: «Totò è il volto bello di Palermo, la Palermo che non molla».

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