Luna, solo il triplete per sognare la Coppa. Ma gli inglesi l'aspettano dal 1851

Prada-Pirelli perfetta fino alla Vuitton, poi i punti regalati ai rivali che non hanno problemi di affidabilità. Deve vincere tre regate e Spithill ripetere il miracolo 2013

Luna, solo il triplete per sognare la Coppa. Ma gli inglesi l'aspettano dal 1851
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Oggi sarà una delle giornate decisive per il futuro di Luna Rossa e della Coppa America in Italia. Non è uno scherzo: bisogna battere in due regate Ineos Britannia e giocarsi la partita domani in una finalissima Louis Vuitton Cup da infarto. Ci vogliono tre vittorie consecutive, tre diretti ben piazzati di James Jimmy Spithill, che si diletta di pugilato, allo sterno di sir Ben Ainslie. Tre partenze perfette mure a dritta, conquistare i primi 50 metri di vantaggio e poi volare verso il traguardo senza voltarsi indietro.

Il team condotto con mano ferrea da Max Sirena è arrivato per vincere e portare il trofeo in Italia, una ambizione giusta alla settima sfida di Patrizio Bertelli con uno squadrone esperto, e fino all'incontro con sir Ben aveva fatto tutti i compiti con diligenza. Poi è finita sabbia negli ingranaggi e l'orologio ha cominciato a rallentare ritmo, rotture non gravi ma determinanti hanno regalato almeno due punti all'avversario che non ha problemi di affidabilità. Fino a ieri Silver Bullet era la favorita per tutti, compresi gli inesorabili kiwi che l'hanno osservata e temuta a lungo e che ora vedono, fregandosi le mani, il challenger che arriverà al Match forse più debole del previsto.

Ineos Britannia merita il 6 a 4? Ben Ainslie e il suo secondo Dylan Fletcher sono in forma smagliante: solo quindici giorni fa erano accreditati di un posto di seconda fila, pronti a fare la figura di Orient Express o Alinghi Red Bull Racing. Invece no, la classifica dei Round Robin con gli inglesi in testa e Luna Rossa seconda per una avaria, è stata un primo indicatore che c'era poco da scherzare. Gli inglesi hanno perso la Coppa delle Cento Ghinee nel 1851 e da allora non l'hanno più rivista. Hanno disputato il Match nel 1964 con Sovereign iscritta dal Royal Thames Yacht Club e sconfitta per 4 a 0 da Constellation nel mare di Newport Rhode Island. «La rivogliamo nel Regno Unito» dice sempre Ben Ainslie, amico dei ricchi e della famiglia reale.

Luna Rossa ce la può fare? Sì, e i ragazzi devono crederci. Con loro c'è il grande protagonista di quello che è considerato il più grande comeback della storia dello sport. Ne 2013 James Spithill era il timoniere di Oracle, ed era finito 1 a 8 contro New Zealand di Dean Barker. Di più: New Zealand per soli due minuti non aveva vinto la Coppa: il tempo massimo era scaduto a poche centinaia di metri dall'arrivo della regata che valeva la nona vittoria. In una giornata lui e Russel Coutts hanno cambiato la barca, decidendo di renderla asimmetrica e per primi fare il foiling di bolina e cambiare gli uomini: giù John Kostecki su Ben Ainslie. Nuovo tattico, era stato timoniere sparring partner su barca due, e nuova comunicazione a bordo. Da quel momento è andato tutto meglio.

Max Sirena deve fare cambiamenti? Forse no, troppo rischioso alterare un equilibrio che ha funzionato e che conosce la barca. Forza Luna Rossa. Nel 2000 avevi battuto America One ribaltando il risultato per vincere la Louis Vuitton Cup. E nel '92 ci era riuscito il Moro di Venezia contro New Zealand.

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