Un maestro di calcio, altro che bollito. Adesso Carlo Magno riscrive la storia

Real, un punto per la Liga: Ancelotti unico con il titolo nei 5 campionati top

Un maestro di calcio, altro che bollito. Adesso Carlo Magno riscrive la storia

Ce la fa a farne uno nelle prossime cinque di Liga? Il Barcellona è a 63, il Madrid ne ha 78, e il primo a vincere in tutti e cinque i top tornei europei è un italiano, il famoso maiale che non può allenare, Milan, Chelsea, Psg, Bayern e adesso ancora i blancos, dopo essere stato cacciato nel 2015 da Florentino Perez e dopo aver vinto la celeberrima Decima. La sera stessa Adriano Galliani è a Madrid, lo vuole riportare al Milan, lui dice che non è il momento, magari sta fermo un anno o magari va a fare il ct della Nazionale.

Carlo Ancelotti, primo e unico. L'impresa non dovrebbe essere così complicata per uno che di complicazioni non ne ha mai voluto sentir parlare. Neppure per chi da qualche anno ha smesso di allenare, come gli rinfacciano gli amici che gli vogliono un gran bene. Le prime voci sono girate a Napoli quando i suoi ragazzi andavano da De Laurentiis a lamentarsi: Ma questo qui non lo vediamo mai, viene una volta alla settimana e ci manda il figlio che non ha mai visto un pallone in vita sua.

Lui aveva capito che gestire è molto meglio che allenare, prima ce la metteva tutta con le sue idee bizzarre, due mediani tipo palafrenieri alle strette dipendenze, poco tecnici ma massicci in mezzo al campo, gli esterni però rapidi e attaccanti che danno una mano. I giocatori tecnici non li voleva neanche vedere, quando Callisto Tanzi gli dice che ha in mano Roberto Baggio, non Dino che adorava, lui gli risponde: Vabbè, allora io vado. Il Codino al Bologna, lui resta e tira un sospiro di sollievo. Poi il tempo passa e capisce che con quelli bravi si vince e si vince tanto, mettetegli fra quelle grosse mani una squadra con un presidente che di soldi ne ha e Carlo la porta in alto, e non è da tutti, questo non lo capiscono in molti, tanti hanno fallito con grandi giocatori e grandi denari, lui no, vince. Uno che è partito dal Reggiolo, si è spaccato tutto giocando in mezzo e adesso ha un palmares che non ci sta su una bandiera stando quasi silenzioso in panchina a guardare quelli che corrono. Gran gestore, il Madrid era il cimitero degli elefanti, lui ha rigenerato tutti, Kroos, 32 anni, Modric 36, Casemiro 30, soprattutto Karim Benzema. L'unica appendice che non riesce a gestire è il suo sopracciglio di sinistra: Mica me ne accorgo, lui parte, si alza e me ne rendo conto solo quando mi rivedo in televisione. Gli è girata male alla Juventus, accolto subito come ex romanista e milanista, lo ha cercato anche Massimo Moratti che voleva un allenatore tipo Sacchi, niente da fare, anche se Carlo da piccolo tifava Inter. A Monaco, a Londra e a Parigi ha lasciato solo grandi ricordi e riempito le bacheche dei trofei. I parigini nel 2020 lo hanno nominato miglior allenatore della storia, per gli spagnoli è Carlo Magno, è nella Hall of Fame del calcio italiano, quello che ha vinto più competizioni Uefa, sette, come Trapattoni e Ferguson. Stasera ci riprova per diventare anche il primo a vincere quattro Champions, se la gioca in semifinale col City e Cassano gli ha dato il benvenuto: Non si può non voler bene a uno come lui, ma è palese che con il Psg ha avuto solo un gran c..., il Madrid non gioca bene e prima o poi il c... finisce. Ancelotti non gli ha risposto: Cassano lo conosciamo tutti.

Adesso fa tremare le big di serie A, a Marotta ha chiesto Nicolò Barella, pronti 80 milioni, e si è messo in lista per Antonio Rudiger, obiettivo della Juventus, pensa anche a Kessie? Perfino Mbappè già fatto.

In fondo questa sera si ritrova con Guardiola come due che è arrivato il momento di farsi una birra, umili, uno figlio di un manovale, l'altro di un contadino, e se qualcuno fa domande la risposta non è difficile, uno pensa sempre al Barcellona e l'altro al Milan, le origini per quelli così sono momenti magici che non si possono scordare.

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