Dopo l'ennesimo flop in Champions League della Juventus, eliminata agli ottavi dal Villareal, è subito partita la caccia ai colpevoli. Mai come questa volta però la ripartizione delle responsabilità è da suddividere tra i diversi protagonisti delle vicende bianconere.
Innanzitutto critiche alla società, che ha riportato in panchina Massimiliano Allegri dopo il doppio interregno Sarri-Pirlo senza ottenere di fatto alcun miglioramento. Sul banco degli imputati ovviamente c'è soprattutto il tecnico livornese. Il vero problema è la sua filosofia di gioco, poco adatta al calcio europeo, come sostenuto da Arrigo Sacchi? Possibile ma anche no, le due finali di Champions raggiunte negli anni passati e perse contro Barcellona e Real Madrid direbbero il contrario. Quella però era un'altra Juve e aveva altri giocatori. Il problema allora si sposterebbe sui singoli. Di sicuro la mancanza di Chiellini e Bonucci in difesa, pesa tantissimo in termini di carisma e personalità. Senza dimenticare l'assenza di Federico Chiesa, che sarebbe servito eccome con i suoi cambi di ritmo per scardinare la difesa di Albiol e compagni.
Le note liete sono poche, soprattutto analizzando le prestazioni di chi è sceso in campo mercoledì sera. Dalle indecisioni di Rugani in difesa, alla delusione Arthur la cui impalpabilità fa rimpiangere l'estro di Pjanic, fino a Paulo Dybala, entrato nella ripresa per cambiare la partita ma sempre più lontano dagli obbiettivi della squadra. Di fatto se il gioco non ingrana diventa difficile anche per Vlahovic capitalizzare ogni occasione che gli arriva dai compagni. Proprio per questo l'ex bomber viola diventa l'ultino dei colpevoli. Ma a stupire più di ogni altra cosa è stata la mancata reazione della squadra dopo il rigore di Gerard Moreno. Una vera mazzata per i bianconeri che si sono disuniti nonostante ci fosse tutto il tempo per raddrizzare il discorso qualificazione.
A fine partita Allegri ha provato a spiegare così il crollo dei suoi:"Per 75 minuti la squadra ha fatto una bella partita, con diverse occasioni nel primo tempo. La cosa che dobbiamo migliorare è che dopo il gol dell’uno a zero mancavano 12 minuti più recupero e bisognava rimanere più sereni. Loro hanno portato la partita fino in fondo, sfruttando poi l'episodio a loro favore. Noi non abbiamo avuto la forza di reagire nel modo giusto". Ci sono anche delle immagini che sono emblematiche per spiegare lo stato d'animo della squadra dopo il primo gol del Villareal. Ancora prima dell'esecuzione i bianconeri sono sembrati già molto provati. Non sono sfuggiti alle telecamere i gesti di Cuadrado, che ha provato a rincuorare tutti facendo cenno di continuare a lottare.
Musetto avanti per il Villarreal al momento: 0-1, ma c'è ancora tempo...#ucl #primevideo #juvevillarreal pic.twitter.com/RCROIivLyP
— Prime Video Italia (@PrimeVideoIT) March 16, 2022
Dopo la rete di Moreno, ecco lo scoramento totale. La fotografia della scena in campo è impietosa e non ha bisogno di commenti. Mentre gli spagnoli esultano, 6 degli 8 giocatori della Juventus presenti nei pressi dell’area di rigore si lasciano andare alla disperazione: mani nei capelli per Locatelli e De Sciglio, sguardo al cielo per de Ligt, con Arthur inginocchiato e Morata sconsolato. Nessuno insomma con quell’atteggiamento feroce di chi non si arrende alla sconfitta. Ma nulla di tutto ciò c'è stato e infatti il Villareal ha punito ulteriormente i bianconeri, apparsi demoralizzati, e incapaci di reagire. Un atteggiamento ingiustificabile, soprattutto in una competizione come la Champions.
Basti pensare a quanto accaduto nell'ultimo quarto d'ora di Real Madrid-Psg. Ecco forse riguardarsi più volte quei minuti finali di Benzema e compagni servirebbe tanto sia alla squadra che ad Allegri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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