Finalmente è cominciata l'era di Roberto Mancini sulla panchina dell'Italia. L'ex allenatore di City, Inter e Zenit San Pietroburgo ha diretto il primo allenamento e la prima conferenza stampa ufficiale da commissario tecnico degli azzurri. Mancini non ha voluto fare proclami ma si è detto fiducioso: "Ovviamente non sono un mago, non ho la bacchetta magica per risolvere tutto in una partita, ho bisogno di tempo. Una volta c'erano tantissimi talenti e ci si ritrovava ad avere abbondanza. Io sono comunque fiducioso e penso di avere a diposizione bravi giocatori che potranno darci molto. Ci sono tante Nazionali adesso molto forti che hanno avuto problemi, ma che sono cresciute negli ultimi anni".
Mancini ha poi parlato di Mario Balotelli e di Gianluigi Buffon che all'addio al calcio di Andrea Pirlo si era tolto qualche sassolino dalla scarpa: "Balotelli? Ci siamo solo salutati ma ci sarà tempo per parlarsi e confrontarsi. Di sicuro ora è un po' più grande e più maturo, ha due bambini e questo aiuta.
Buffon? Come per Gigi vale il discorso su De Rossi, però guardo anche il futuro, chi ha qualità in vista del futuro. Io con Gigi ho parlato al telefono, mi ha spiegato le sue intenzioni. Vuole continuare a giocare e chi gioca e sarà tra i migliori può essere chiamato in Nazionale".
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