Max e il popolo orange stile Valentino

"Pazzesco, spinto anche dalla marea di olandesi al mio seguito"

Max e il popolo orange stile Valentino

«Insane, insane». «È pazzesco, è pazzesco». Max Verstappen è senza parole dopo l'epilogo incredibile. A caldo, afferma: «È pazzesco, è incredibile, ci ho provato per tutta la gara, ho continuato a lottare e ho avuto una chance all'ultimo giro. Ho anche un crampo. È pazzesco. I ragazzi del mio team lo meritano, li adoro tanto, spero di continuare assieme per i prossimi 10 anni, se me lo permettono. Dal 2016, anno in cui Marko mi ha dato fiducia, il mio obiettivo era vincere il titolo e ora ci siamo riusciti. Ringrazio Checo (Perez, ndr) perché ha guidato con il cuore e ha fatto un grande lavoro di squadra per me ed è un grande compagno di squadra. Ci voleva un miracolo? Finalmente un po' di fortuna per me».

Dopo la festa sul podio e il caldo abbraccio con papà Jos Verstappen, l'olandese aggiunge: «Sin da piccolo il mio obiettivo era diventare campione del mondo di F1. Con mio padre un momento speciale, ci ritornano in mente i vecchi ricordi per arrivare a questo obiettivo, che si realizza all'ultimo giro. Ho perso la voce. È pazzesco vedere la mia famiglia, il team, gli amici, i tifosi orange, venuti da tutto il mondo Mi hanno spinto anche se sembrava impossibile. E poi succedono i miracoli». Sul rivale inglese: «Lewis è un pilota ed avversario straordinario. Ci ha reso la vita difficilissima. Fa parte dello sport. In tanti si sono divertiti a guardare i due team correre uno contro l'altro.

Poteva andare per un verso o per l'altro». Ancora: «È stata dura. In gara non avevamo il passo, ma non abbiamo mai smesso di crederci, ho cercato di restargli vicino e poi c'è stato l'ultimo giro intenso». Meglio, pazzesco.

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