La Ferrari di oggi assomiglia a quei cartelli che si trovano ogni tanto in autostrada. Stiamo lavorando per voi. A Maranello più che per noi lavorano per loro stessi e un futuro che deve essere migliore di un presente ancora deprimente. Leclerc settimo e Sainz fuori dalla top 10 del Gran premio di Stiria sono risultati che raccontano di un altro sabato da dimenticare per gli uomini in Rosso. La giustificazione questa volta è che si è deciso di lavorare per migliorare le prestazioni in assetto gara, tralasciando quindi la performance sul giro secco che fin qui aveva esaltato le qualità da pole man di Charles.
«Abbiamo deciso di lavorare sull'assetto gara anche pensando all'anno venturo», ha spiegato Laurent Mekies, il direttore sportivo. Vedremo oggi se qualche passo avanti è stato fatto. Peggio che in Francia non può andare ma partire dietro anche a Norris e Gasly non fa certo piacere e non promette nulla di buono. Il terzo posto nel Mondiale Costruttori che sembrava a portata di mano a Monaco e a Baku, ora sembra allontanarsi pericolosamente. E per fortuna Ricciardo non ha ancora trovato il feeling giusto con la nuova monoposto.
Ad esser preoccupati dopo il sabato nel villaggio austriaco è anche la Mercedes. Ormai Verstappen non sbaglia più un colpo. La Red Bull migliora gara dopo gara e Max sta esplorando praterie una volta sconosciute per chi non guidava una Mercedes. È la prima volta che la Red Bull conquista la pole sulla pista di casa. Hamilton si è tenuto addirittura tre set di gomme nuove per il Q3, ma non è riuscito ad avvicinare Max. Ha pure sbagliato qualcosa visto che Bottas ha fatto meglio di lui, anche se poi perderà tre posizioni sullo schieramento per essersi girato in pit lane venerdì. «Non è stata la mia miglior qualifica. La Red Bull è più veloce di noi anche sul passo gara: noi possiamo star vicino ma sarà difficile superarli», ha ammesso Lewis che anche questa volta spera nella pioggia. Non che Max sulla pioggia sia inferiore, anzi, ma sarebbe una variabile in più a cui affidarsi per provare un sorpasso che oggi sembra impossibile.
Il Mondiale sta davvero arrivando a una svolta. Verstappen può scappare via. E anche per questo la battaglia politica sta crescendo gara dopo gara con Horner che deve parare ogni tipo di colpo. L'ultima idea è quella di stabilire un tempo minimo per i pit stop, specialità nei quali la Red Bull eccelle. Sembrano misure studiate ad hoc.
Anche Hamilton ci ha aggiunto del suo parlando di miglioramenti sospetti del motore Honda da quando ha montato lo step 2 in Francia (quest'anno il regolamento lo vieta). Horner gli ha risposto pubblicamente: «A volte le teorie di Lewis sono lontane dalla realtà». Insomma è guerra fuori e dentro la pista.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.