Sono 49 su 49, nemmeno una sconfitta. Tanti quanti gli incontri che resero immortale il nome di Rocky Marciano e lo facero entrare nella leggenda, con quel record che reggeva dal 1955 e che ora è stato eguagliato da Floyd Mayweather.
Il pugile statunitense ha messo ieri la firma a un'altra vittoria, sconfiggendo Andre Berto, connazionale di origini haitiane, e chiudendo la serata con la decisione di appendere i guantoni al chiodo, a 38 anni e con all'attivo soltanto match vinti.
"È ufficiale, lascio la boxe". Poche parole per annunciare la fine di diciannove anni di carriera, che si concludono senza avere ceduto il passo. Quarantanove vittorie, meno di quelle che ottenne il messicano Julio Chavez, che arrivò fino a 87, ma poi inizio a perdere.
Abbastanza per accostarlo a una leggenda come Marciano, anche se c'è chi mette i puntini sulle "i" e ricorda che l'italo-americano - la famiglia aveva origini meridionali - combatteva nei massimi e non nei super piuma e welter come
Mayweather. Se Berto può essere tranquillamente definito come un modesto sfidante per un ultimo incontro, di certo non si poteva fare la stessa valutazione per Archie Moore, con cui "Rocky" combattè un leggendario ultimo scontro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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