Il pallone si è fermato (resta solo la finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio), ora tocca al valzer degli allenatori. Mai come quest'anno ci sarà un effetto domino sulle panchine, avviato dai divorzi di Mazzarri dal Napoli e di Mancini dal City. Ieri missione del club partenopeo a Londra per strappare la firma di Rafa Benitez. Oggi il manager del Chelsea partirà per gli Usa dove sarà impegnato in alcune amichevoli con i Blues, e per questo il Napoli ha voluto accelerare i tempi. Allo spagnolo è stato offerto un biennale con opzione per il terzo anno, le sensazioni sono positive ma restano da limare diversi dettagli: dal numero dei collaboratori, al loro ingaggio.
Walter Mazzarri sembra più vicino all'Inter (molte fonti confermano un accordo già trovato su un triennale da 3,5 milioni a stagione, entro venerdì una risposta), ma ieri ha pranzato con rappresentanti dell'Anzhi, la squadra di Eto'o. Un incontro di cortesia da parte del tecnico toscano, intenzionato a non lasciare l'Italia. Anche se il campionato russo inizierà ad ottobre e nel caso in cui Mazzarri dovesse prendere tempo, potrebbe essere una soluzione da non accantonare. Intanto però il suo manager Bozzo ci ha tenuto a far sapere che, dopo gli incontri a Milano con Moratti e con Sabatini (ds della Roma), ieri era a Parigi, ma nessun contatti con dirigenti del Psg vincitore della Ligue 1.
Intanto Stramaccioni aspetta notizie dal patron nerazzurro - ieri influenzato - ma il suo destino sembra segnato. E qualcuno lo pone in lizza per la panchina dell'Under 21 azzurra dopo l'Europeo in caso di fallimento di Mangia. A proposito di Psg, si sta consumando il divorzio da Ancelotti - che ha espresso il desiderio di andare al Real Madrid, dove Mourinho andrà via (l'ha ufficializzato ieri il presidente delle Merengues Florentino Perez) destinazione Chelsea -. «A marzo gli avevamo proposto un prolungamento del contratto (in scadenza nel 2014, ndr) ma nel frattempo era arrivato il Real - racconta Nasser Al Khelaifi, patron del club francese -. Comunque non ci sarà nessun braccio di ferro, quando una persona vuole rescindere il contratto ci sono metodi e soluzioni giuridiche oltre alle trattative perchè tutto si concluda positivamente». Tra i possibili sostituti c'è anche il nome di Roberto Mancini, sul quale ha messo gli occhi anche il Malaga. Difficile un suo ritorno in Italia.
Capitolo Milan: domani incontro decisivo sul futuro di Allegri. «Sentirò l'allenatore, capirò cosa vuole fare e poi assieme al presidente prenderemo una decisione, come sempre univoca, alla luce di quello che pensa Allegri», così Galliani. Berlusconi ieri ha pranzato a Villa San Martino con i figli e ha parlato, tra le altre cose, della panchina del Milan. Lui vorrebbe Seedorf, che starebbe seguendo via internet il corso di allenatori della federazione olandese (così il giornale brasiliano «Gazeta Esportiva»). «Allegri ha fatto un campionato strepitoso, i numeri parlano per lui», la sponsorizzazione del ct Prandelli. Ma in serata c'è stato il giallo: durante il suo «Processo» in tv, Aldo Biscardi ha letto una missiva a lui indirizzata da Berlusconi, nella quale si annunciava per oggi stesso «un riassetto completo dei quadri tecnici» del Milan, oltre a una «completa riorganizzazione societaria». Ma pochi minuti dopo, il sito internet del Milan ha smentito categoricamente il tutto.
La Roma - da dove il dg Baldini potrebbe andarsene per raggiungere Villas Boas al Tottenham - resta alla finestra, forte di quell'offerta (triennale da 2,5 milioni più bonus) fatta al tecnico toscano.
Più di Mazzarri, Allegri è stato in cima alla lista del club giallorosso, che ha pronto un piano C: Marcelo Bielsa, l'argentino ancora lontano dal rinnovo con l'Athletic Bilbao. La Roma lo contattò già l'anno scorso prima di ripiegare su Zeman. Curiosità dalla Cina: il Guangzhou R&F, rivale della squadra di Lippi, ha proposto la panchina a Sven Goran Eriksson.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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