Gara decisiva nel gruppo H per quelle che, alla vigilia, erano le squadre accreditate di giocarsi il primo posto. Sia Belgio che Russia, però, hanno deluso ampiamente alla prima uscita, con gli uomini di Wilmots capaci di piegare la resistenza algerina solo dopo 80 minuti di estrema fatica nel far gioco,complice anche una formazione messa in campo dal ct belga assolutamente discutibile. Peggio ha fatto la Russia, anch'essa andata in svantaggio, e solo in grado di impattare contro la Corea, dopo che il proprio estremo Akinfeev aveva incassato una rete degna delle migliori puntate di “ Maidire goal”.
Nono confronto fra le due squadre con leggera supremazia dei Russia, allora in campo come URSS. Se lo score vede in vantaggio gli uomini di Capello, è altrettanto vero che gli ultimi confronti sono tutti ad appannaggio dei diavoli Rossi. Infatti le 4 affermazioni degli uomini dell'Est partono dai lontani anni 60' con due vittorie in amichevole, seguite da quelle ai mondiali del 1970, un 4-1 nella prima fase e nell'82 con un'affermazione di misura nel secondo turno a gironi. Nell'anno dell'Italia di Bearzot si interrompe la magia russa con i Belgi che si portano sotto con tre vittorie ed un pareggio. Affermazioni anche recenti quali l'amichevole del 2010 risolta da una doppietta di Lukaku o quella, ben più importante, al Mondiale nippo-coreano, nei gironi, conclusosi per 3-2. Anche se, probabilmente, la partità più memorabile tra le due risale agli ottavi del 1986 quando la squadra di Pfaff, Ceulemans ed un giovanissimo Scifo si impose, dopo i supplementari, per 4-3, al termine di una partita bellissima, nella quale belanov realizzà una tripletta.
Debutti non eccezionali e i due allenatori corrono ai ripari. Cambia di più, nonostante la vittoria (ma, probabilmente, colui che più ha sbagliato) Wilmots che ripropone il suo 4-2-3-1 ma con 3 nuovi interpreti. Dietro fuori Vertonghen, responsabile del rigore a favore dell'Algeria, rimpiazzato dal collega di reparto Vermaelen; spazio, inoltre, per i due marcatori dell'esordio, con Fellaini, arretrato sulla mediana e Mertens nel terzetto avanzato, i deludenti Chadil e Dembelè, invece, partono dalla panchia. Due avvicendamente anche per Capello che sostituisce Eshchenko, con Kozlov della Dinamo Mosca e, confermata la mediana a 3 composta da Glushakov, Faizulin e Samedov, nel terzetto avanzato, sfila la maglia da titolare a Zhirkov a vantaggio del 22enne Kanunnikov. Per un "Don Fabio" troppe volte tacciato ingiustamente di scarso coraggio, da sottolineare una formazione in cui i big più conosciuti, i vari Denisov, Zhirkov, Dzagoev e Kerzhakov siedono tutti in panchina accanto a lui. In campo, invece, in attacco composto dai 23 enni Shatov, Kokorin, mentre Kanunnikov di anni ne ha uno in meno.
Squadre messe bene in campo che, pur non rinunciando a giocare, badano in primis alla fase difensiva. primi dieci minuti di marca belga, con i Russi piuttosto indietro, ma con il passare del match la squadra di capello esce fuori, come conferma la prima concluione del match ad opera di Faizulin, bravo ad impegnare il portiere dell'Atletico Madrid dalla distanza. Alla conclusione russa risponde, anche oggi, il più attivo dei Diavoli Rossi. E' Mertens che parte dalla trequarti, per incunearsi tra due avversari, e dai 25 metri conclude di collo esterno, sfiorando il palo alla sinistra del portiere russo. Due minuti e ci riprova sempre il "Napoletano", bravo Kombarov a portare sull'esterno il folletto azzurro che, entrato in area, incrocia cercando il sette opposto, con palla non molto lontana dai pali. Russia che non sta a guardare con Kanunnikov, protagonista in due occasioni. Prima, al 25', il 22enne attaccante del Rubin in area viene atterrato in maniera molto discutibile dal proprio controllore, poi, 5 minuti dopo, e sempre Kanunnikov a concludere da fuori chiamando Courtois alla respinta. Intanto ancora Mertens, immarcabile per il povero Kombarov, con la solita finta, fugge sulla destra e mette in area per Lukaku, anticipato dall'uscita di Akinfeev- Partita divertente, con la Russia che gioca meglio nel finale di tempo e a 2 minuti dal termine crea la palla goal più nitida del primo tempo. Cross dalla sinistra, Kokorin salta liberissimo in mezzo a due difensori e palla troppo larga. Più facile da segnare che sbagliare...
Squadre al riposo sullo 0-0, ma meglio la Russia che, al cospetto del Belgio, è apparsa una vera squadra. Cosa che, i Diavoli Rossi a cui non mancano le individualità, continuano a non sembrare. Hazard nuovamente un fantasma, Lukaku male servito ma mai pericoloso, l'unico che si salva è Mertens, probabilmente complessivamente uno dei migliori giocatori del Mondiale. Complimenti a Bigon per una scelta davvero indovinata.
Squadre in campo con gli stessi 22 e incontro che parte su ritmi più bassi. Dieci minuti e, come nel primo match, Lukaku fuori e ancora per il bomber dell'Everton una prestazione assolutamete deludente,sostituito dal giovanissimo Origi. Cambio che non sveglia un Belgio troppo compassato e che non riesce mai a dare cenni di risveglio, meglio la squadra di Capello fino ai 30 metri avversari, poi manca qualcosa. Russia troppo leggera in avanti, per un tecnico italiano che avrebbe importanti alternative in panchina, a cominciare dal veterano Kerzhakov, massimo realizzatore con la maglia della "Sbornaya". Squadre che sembrano accontentarsi del pareggio, anche se arrivare primi in questo girone appare fondamentale, dovendo la seconda incrociare i propri destini con quelli della Germania. Intanto Wilmots ben lungi dal sostituire l'ectoplasmica presenza di Hazard, toglie Mertens, uno dei pochi sufficienti, per l'ingresso di Mirallas, compagno all'Everton di Lukaku. Ancora Russia vicino alla rete con Eshchenko,subentrato a Kozlov, che servito sulla destra con Shatov che gli porta via l'uomo chiude in diagonale fuori. Quando Capello, finalmente, si decide a provare a vincerla, con l'inserimento di Dzagoev, la perde. A dire il vero la rete belga viene preannunciata da due occasioni nitide. Prima è Mirallas, su calcio piazzato, a colpire il palo, poi e Hazard che prova il goal a giro, rimpallato dalla difesa russa. Due minuti e all'88' lo stesso fantasista del Chelsea fugge sulla sinistra e, entrato in area, mette a rimochio per Origi il cui piattone trova la rete del vantaggio per gli uomini di Wilmots. Russia che subisce il colpo e Belgio che sfiora il raddoppio con Mirallas che si fa chiudere da Akinfeev, ma sarebbe veramente stato troppo.
Russia sfortunata che, dopo una gara condotta, si trova a raccogliere i cocci e a rimanere ad un solo punto. Unico neo nella formazione di Capello l'assenza di un uomo d'area, di un vero bomber che potesse capitalizzare il gioco della squadra dell'est. Belgio che vince nuovamente giocando male e che, con le due vittorie, ipoteca non solo il passaggio del turno, ma, con ogni probabilità, anche il primo posto. Squadra di Wilmots che continua a non piacere, ma se vince giocando male può diventare un reale pericolo, d'altronde i Mondiali si vincono anche così...
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