Mick Schumacher ha concluso al secondo posto il 29esimo appuntamento stagionale sul circuito di Hockenheim e si è laureato campione nella F3 europea. Il figlio del sette volte campione del mondo, nel 2018, ha vinto 8 gare, salendo complessivamente 13 volte sul podio. Numeri impressionanti, considerando che sono arrivati tutti nella seconda parte del campionato, a testimonianza di una maturazione raggiunta.
Il primo round dell’ultimo appuntamento stagionale ha visto l’affermazione di un ritrovato Guanyu Zhou partito dalla pole position davanti ad un sempre più consistente Robert Shvartzman, che ha conquistato così la classifica dedicata agli esordienti, ed a Juri Vips. La gara segnata da un errore gravissimo da parte della direzione, rea di aver sventolato la bandiera a scacchi con un giro di anticipo, è stata caratterizzata da diversi incidenti; in particolare, nel corso del primo giro, si è registrato il contatto tra Mick Schumacher e Marcus Armostrong, compagni al team Prema, che ha costretto il tedesco ad un rientro forzato ai box per sostituire l’ala danneggiata. Con Mick impegnato in una difficile, ma entusiasmante, rimonta dalle retrovie (taglierà il traguardo in 12esima posizione) e Daniel Ticktum issatosi in quinta posizione, dopo una partenza dalla nona casella dello schieramento, le possibilità di chiudere i conti sono state rimandate alla gara pomeridiana.
E così è stato. Mick Schumacher, forte di un vantaggio di 39 punti, ha semplicemente gestito gara 2. Scattato dalla seconda posizione, memore dell’incidente nelle prime fasi al mattino e complice l’ennesimo fine settimana sottotono di un sempre più nervoso Daniel Ticktum (giunto comunque settimo dopo una buona partenza dall’ottava fila), non ha preso troppi rischi e si è limitato a condurre la vettura al traguardo concludendo alle spalle di Vips. Il podio è stato completato dall'estone della Prema, Ralf Aron.
Mick Schumacher e Daniel Ticktum, molto probabilmente, si ritroveranno ad incrociare le ruote anche l’anno prossimo in Gp2.
Nel corso di questa stagione Mick ha mostrato ottime doti velocistiche accompagnate, dal fine settimana di Spa in poi, da una sicurezza nei propri mezzi che nelle categorie propedeutiche è merce rara e, a differenza del giovane inglese del vivaio Red Bull, è molto ben gestito fuori dall’abitacolo. Se quanto di buono visto venisse ripetuto anche nella prossima stagione per il figlio di Michael si spalancherebbero le porte della Formula 1.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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