Meno male che c'è Barrow, al momento l'arma in più di Muhajlovic (cinque reti nelle ultime sei gare, è il più giovane calciatore della A ad averne segnate in totale già otto). È il gol del gambiano che salva il Bologna dal ko casalingo e dai rimpianti che sarebbero arrivati dai due gol annullati per fuorigioco (millimetrici, la spalla di Mbaye e la gamba di Palacio erano leggermente avanti rispetto alla linea della difesa, la conferma è arrivata dal Var).
Il meglio la squadra felsinea lo offre nei minuti finali - se si considera anche il legno colpito da Danilo - dopo che il Napoli aveva gestito senza troppi problemi la gara. Aperta dalla zuccata di Manolas dopo soli sette giri di lancette (sovrastato fisicamente il giapponese Tomiyasu). Gattuso cambia quasi totalmente la squadra che aveva pareggiato con il Milan: otto i titolari diversi, forse troppi considerando che i meccanismi delle azioni non sono sempre fluidi. Inedito è il tridente d'attacco con Milik che è abbandonato a se stesso in attacco e non punge mai, Politano che si perde in qualche evitabile giocata individuale, mentre il Lozano che prova a farsi spazio fra le maglie bolognesi sembra il più attivo.
Del fresco pomeriggio del Dall'Ara si ricorderà soprattutto l'immagine iniziale: prima del fischio d'avvio Sinisa Mihajlovic e Rino Gattuso si siedono uno a fianco all'altro e conversano amabilmente. Celebrato da un tweet del Napoli: «questo è il calcio che ci piace!». Il guizzo di Manolas regala al Bologna un triste record negativo: 28 gare di fila con almeno un gol al passivo, battuto il precedente primato (27) del Livorno stagione 2014/15. Il centrocampo azzurro tiene a bada l'esperto Medel mentre la retroguardia corre pochissimi rischi (e Meret non viene di fatto mai chiamato in causa). Il Bologna fatica a entrare in partita e ci riesce solo nel finale, paradossalmente quando il Napoli ha in campo molti dei suoi uomini chiave (da Insigne a Fabian passando per Mertens). Sale in cattedra Soriano, il cui stop a seguire serve Barrow che insacca con un preciso diagonale.
E a differenza di quanto avvenuto contro il Parma, dove la truppa di Mihajlovic si era di fatto suicidato, regalando due reti nel recupero, stavolta il finale potrebbe avere addirittura un epilogo incredibile, con il tiro di Danilo che si stampa sul palo a pochi istanti dai titoli di coda.
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