Milan, controprova derby per accendere le punte

Dopo la vittoria con l'Inter, Fonseca cerca continuità e aspetta i gol di Abraham e Morata (in forte dubbio)

Milan, controprova derby per accendere le punte
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Passare, nel giro di appena una notte, quella del derby di Milano riconquistato, da esonero sicuro a genio della panchina, è una condizione che non sorprende affatto Paulo Fonseca. Ha sufficiente esperienza in proposito («io mantengo equilibrio») a tal punto da ricordare che il figlio 12enne un giorno lo informò delle critiche del pubblico ma lui gli rispose serafico: «Saranno gli stessi tifosi ad applaudire quando torneremo a vincere». Insomma così va il calcio ovunque, specie in Italia va detto. Di qui la sua preoccupazione di fondo che fa da contro altare alla fiducia esagerata confidata prima dell'Inter. «Il Lecce è pericoloso» spiega il tecnico che parla apertamente della sua insoddisfazione di fondo. «Difensivamente abbiamo compiuto miglioramenti, non offensivamente e siamo ancora lontani dalla mia idea di squadra» l'analisi spietata di Fonseca che sembra fatta apposta per reclamare la necessaria attenzione da parte del suo spogliatoio. Dev'essere anche per questo motivo che contro il Lecce - a dispetto di qualche pronostico diverso - non ci saranno cambi in vista tranne che per Morata (fuori per una borsite) rimpiazzato da Loftus Cheek, rimasto in panchina nel derby. Tutti gli altri confermati dal portiere a Leao, per il quale spende giudizi molto positivi a dimostrazione di una intesa personale e umana al contrario di quella calcistica forse non ancora cementata da gol e prodezze. Il turn-over può attendere, insomma: questa la scelta a pochi giorni dal viaggio a Leverkusen per la Champions.

Senza Morata tocca ad Abraham («ha una energia contagiosa», spiega Fonseca) rispondere al periodo critico dei centravanti messi sotto accusa nell'altra Milano (Lautaro a secco da marzo scorso addirittura) e nella Torino bianconera (Vlahovic ancora fuori, Yildiz il probabile sostituto) e rispondere al quesito di fondo di questa serata milanista. Il derby è stato un episodio isolato oppure l'inizio di una tendenza? La risposta più autorevole può arrivare stasera dalla sfida con il Lecce nel quale Emerson deve pensare più a difendere e Fofana sta completando l'apprendistato da scudo della difesa. A sorpresa, Fonseca pensa esattamente il contrario.

Vuole vedere dominio in avanti, eppure ha fatto più gol di tutti, con più giocatori nel tabellino ma è lì che punta e forse sotto sotto è così che pensa di recuperare il miglior Leao. E pazienza se a fine conferenza Fonseca confessa di non aver mai letto L'ora del diavolo di Pessoa, scrittore notissimo portoghese: è uno che non legge, solitamente, e forse è una virtù di questi tempi.

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