Altra prova di ricucitura tra il Milan e Gianluigi Donnarumma dopo la decisione del portiere di non rinnovare il contratto con i rossoneri. Carmine Paoletti, il cognato di Gigio, ha raccontato a un quotidiano campano di avere ricevuto dall'estremo difensore di Milan e Nazionale un sms di condanna per l'uscita social in cui dava dei "pagliacci" ai dirigenti della società di via Aldo Rossi.
"Ma che hai scritto? Io tifo Milan, non attaccare la mia società", il contenuto del messaggio spedito gli scorsi giorni da Donnarumma, intervenuto per tutelare la sua posizione.
Quella che sembrava una frattura totale potrebbe clamorosamente ricomporsi. Dopo lo sfogo dei tifosi rossoneri, sia sui social network che in campo - qualche giorno fa la clamorosa contestazione a base di striscioni e soldi finti durante la partita della Nazionale Under 21 impegnata agli Europei di categoria in corso in Polonia - si è aperta una piccola porticina.
Donnarumma avrebbe riferito al suo procuratore Mino Raiola di avviare una nuova discussione col dg rossonero Fassone per capire se ci siano ancora i margini per proseguire la sua carriera in rossonero. Il problema non è tanto economico quanto legato alla clausola rescissoria da 100 milioni di euro che il Milan vorrebbe inserire nel nuovo contratto di Gigio.
Eventualità bocciata con fermezza dall'agente del portierino azzurro, che in un'intervista rilasciata a Montecarlo ha insistito sul "clima ostile e violento" che la società rossonera avrebbe creato nella trattativa.
Tornando al cognato di Donnarumma, ha affermato che (il suo sfogo social) "È stata una reazione istintiva quando ho visto attaccare duramente mio cognato (che conosco da quando aveva 8 anni), da coloro che prima lo osannavano. Ero accanto a lui quando ha pianto di gioia realizzando il sogno di giocare in Serie A nel club che porta nel cuore, e ora lo vedo piangere e star male", la giustificazione di Paoletti.
Poi il passo indietro. "Non ho pensato neanche per un istante di mettermi contro una società che ha fatto la storia del calcio. Non sono un personaggio pubblico, non pensavo a tutta questa risonanza mediatica. Ora arrivano addirittura minacce di morte nell’attività che la mia famiglia gestisce da quattro generazioni", le sue ultime parole di discolpa.
E adesso? Il Real Madrid, per bocca del suo presidente Florentino Perez, ha ammesso che "Donnarumma ci interessa".
Ma il portiere rossonero è finito anche sul taccuino della Juventus, con il dg bianconero Beppe Marotta che qualche giorno fa ha riconosciuto la presenza di Donnarumma tra gli obiettivi della Juve per l'immediato futuro.Intanto i tifosi del Milan aspettano, combattuti tra la voglia di allontanare Donnarumma e il desiderio di un passo indietro del figliol prodigo che l'anno scorso baciò la maglia rossonera.
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