Milan, Europa senza luce

Altro ko. Il Leverkusen fa la partita fino al vantaggio di Boniface, poi il Diavolo reagisce. All'82' sfortuna e imprecisione: traversa di Theo e Morata tradisce

Milan, Europa senza luce
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Seconda sconfitta europea del Milan, questa volta a Leverkusen, con la capolista di Germania. Zero punti dopo 180 minuti è un deficit pesante. Ma è molto diversa, nel risultato oltre che nello svolgimento, rispetto al naufragio con gli inglesi del Liverpool. Primo tempo tutto dedicato alla fase difensiva con poco successo e secondo tempo in cui il Milan abbandona ogni prudenza e si lancia all'inseguimento del Bayer nel frattempo passato davanti con gol di Boniface. Qui, a dire il vero, non ha molta fortuna perché almeno due, polpose, sono le occasioni per pareggiare i conti. La prima volta con Reijnders, nel cuore dell'area tedesca, respinta alla meglio dal portiere, la seconda con Theo che timbra la traversa. Mai visto il Bayer, nel finale, arrancare e indietreggiare metro dopo metro, per resistere all'assedio rossonero. Xavi Alonso, in panchina, è indemoniato nel richiedere ai suoi, con una sequenza di cambi, di difendere il castello. Operazione riuscita con qualche affanno di troppo.

Resta fuori, per prudenza, Morata secondo previsione scontata, non rientrano né Calabria né Pavlovic e forse qui la spiegazione è completamente diversa. Proviamo a tradurre il tecnico portoghese: meglio confermare in blocco il pacchetto difensivo collaudato dalle ultime esibizioni perché c'è da ballare la rumba con la velocità dei tedeschi. Previsione confermata dalle folate del Bayer che sgabbia dai blocchi come per i 100 metri ma incontra una prima difficoltà nel posizionamento dei difensori di Fonseca: restano molto alti con qualche rischio specie sul cambio campo, da destra a sinistra che il Bayer copia forse da Simone Inzaghi. Il Milan soffre, si chiude nella sua metà campo, Loftus Cheek si vede poco e rischia una, due, tre volte di finire dentro la rete tedesca che ha in Frimborg la spina nel fianco di Theo e in Boniface l'ariete centrale. Proprio questi ultimi due firmano l'1 a 0 di metà frazione annullato per fuorigioco del centravanti. Le uniche risposte rossonere sono concentrate nel finale di tempo con l'incursione di Pulisic e di Abraham toccato sull'anca da Tapsoba.

A furia di battere il ferro, i tedeschi riescono a piegarlo. E lo piegano all'alba della seconda frazione con la stoccata di Grimaldo a cui si oppone Maignan che non può evitare il tap-in di Boniface, appostato sul secondo palo. Sprecata, subito dopo, la grande occasione da Reijnders per rimettere in pari il risultato: Pulisic lo libera in area, l'olandese salta un birillo ma il sinistro incontra il braccio del portiere.

L'arrivo di Morata, al posto di Abraham, è il primo cambio di Fonseca che prova a forzare le tappe e in effetti per quasi 20 minuti buoni riesce a portare la palla nella metà campo altrui creando qualche rischio ai tedeschi. Nel finale della sfida con il massimo sforzo offensivo del Milan Theo schianta anche una traversa e sulla ribattuta Morata, di testa, manca il facilissimo 1 a 1 con Fofana che disperato si abbraccia al palo sfiorato.

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