Juve e Lazio cominciano in leggera salita, più dura sgabbiare per Verona, Sassuolo e Livorno, le tre neopromosse ma non è una novità e nemmeno un motivo di polemica feroce. Forse anche grazie all'assenza di Aurelio De Laurentiis, impegnato nello show a mezz'asta (per la tragedia del pullman) di Napoli o al cinismo di Adriano Galliani che da sempre non crede al ruolo, decisivo, del calendario. «L'anno scorso avevamo in casa Samp e Atalanta e abbiamo fatto zero punti» il suo ricordo che ancora brucia. Solo Beppe Marotta mastica amaro: «Da tre anni mai conosciuto un avvio così complicato», è la sua chiosa alle prime tre sfide sistemate tra fine agosto e metà settembre: inizio con la Samp, quindi la Lazio per poi ritrovarsi di fronte l'Inter che un anno fa provocò ai bianconeri il primo e forse unico scossone al primato consolidato di classifica. Non è una gita fuori porta. Così per Lotito che lamenta un debutto complicato con l'Udinese. «Chi ben comincia è a metà dell'opera», filosofeggia il presidente Lotito, preso in giro dai suoi colleghi per la nota allergia a pagare le cene!
Dalla terza cominciano le grandi sfide, si scalda il campionato lungo i pendii di Milan-Napoli (alla quarta), del derby di Torino (alla sesta) per passare alla classica Juve-Milan e Inter-Roma (settima) fino a raggiungere l'epilogo, come in un crescendo rossiniano, nel mese di dicembre che fa tremare i polsi di Allegri e Mazzarri: i nerazzurri in sequenza devono affrontare Napoli (sai che accoglienza per il tecnico) e Milan subito prima di Natale, i rossoneri la Roma prima del derby, ultimo appuntamento del 2013, «è il derby del panettone» la definizione al volo di Galliani. Non accadeva dal 2007 (il 23 dicembre: 2-1 per i nerazzurri). Dopo la sosta Mazzarri passa dalla Lazio, la Juve riceve la Roma.
Spalmati con mano intelligente i derby d'Italia. Si comincia con Genova (alla terza), si passa a Roma (alla quarta: a proposito, non c'è il rischio di avere la curva chiusa per il tifo giallorosso, la squalifica per i buuh a Balotelli sarà scontata col Verona alla seconda), quindi a Torino, infine a Verona (alla tredicesima) e si chiude con Milano a San Siro il 22 dicembre. Evitati altri incroci pericolosi in vista delle coppe europee. Non quelli più attesi: per esempio Milan-Fiorentina all'undicesima, oppure Cassano che rimette piede a San Siro vestita di nerazzurro alla 15ª.
Già, il Parma. La sua stagione coincide con il compleanno numero 100 della società e la squadra ha un'ambizione: contribuire ai festeggiamenti con qualche impresa. Basterebbe un campionato senza colpi di testa di Fantantonio!- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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