"Maldestro...", "Va fatto...": scontro duro Molteni-Malagò

Nicola Molteni ha bacchettato Giovanni Malagò per le sue parole in merito allo ius soli sportivo: "La cittadinanza è uno status non un diritto, deve essere una scelta e non un automatismo"

"Maldestro...", "Va fatto...": scontro duro Molteni-Malagò

Nicola Molteni, sottosegretario leghista al ministero dell'Interno bacchetta il numero uno del Coni in merito al tema ius soli sportivo. Giovanni Malagò nella giornata di ieri aveva parlato in questi termini dello scottante tema: "Ci sono decide di pratiche che giacciono sui tavoli. È vero che a 18 anni puoi fare quello che vuoi, ma se aspetti il momento per fare la pratica hai perso una persona. A volte ci sono tre anni di gestazione e nel frattempo, se l'atleta non ha potuto vestire la maglia azzurra, o smette, o va nel suo Paese di origine, o ancora peggio arriva qualche altro Paese che studia la pratica e in un minuto gli dà cittadinanza e soldi", ha dichiarato il numero uno dello sport italiano. Poi aggiunge: "Faremo una proposta. Noi non chiediamo qualcosa di diverso rispetto alla legge attuale, ma solo di anticipare l'iter burocratico, che è infernale, un girone dantesco", questo il pensiero di Malagò che ha trovato contrario Nicola Molteni.

L'affondo

Molteni in un'intervista rilasciata a La Stampa è andato contro le parole di Giovanni Malagò: "Se le Olimpiadi mi hanno fatto cambiare idea? Neanche per sogno. Anzi, queste medaglie ci confermano che siamo nel giusto", l'affondo del leghista che ha poi continuato: "Se sono contento di queste medaglie? Che domande. Moltissimo. Sono medaglie vinte da cittadini italiani, che vivono nel nostro Paese rispettando le regole".

Lo scontro

Poi l'attacco diretto al presidente del Coni:"Malagò è stato maldestro, ha parlato di Ius soli dopo la vittoria di Marcell Jacobs, che è invece la negazione vivente dello Ius soli: è nato in Texas da una madre italiana, Ius sanguinis non Ius soli". Molteni ha poi commentato la storia di Fauasto Desalu: "Quella di Desalu è una storia bellissima, la storia di un italiano che ha deciso di diventarlo a 18 anni, ora ha vinto e sono molto orgoglioso di lui. La cittadinanza è uno status non un diritto, deve essere una scelta e non un automatismo".

"Esiste una legge del 2016 che consente ai minori stranieri di essere tesserati dalle federazioni sportive italiane. A 18 anni chiedono la cittadinanza e faranno parte della Nazionale. In classe con mia figlia ci sono molti bambini stranieri, che essendo residenti qui hanno esattamente gli stessi diritti degli altri come è giusto che sia", le parole di Molteni sul tema ius soli. Il giornalista poi incalza: "Ma non sono italiani"..., la risposta è fulminea: "A 18 anni potranno decidere se esserlo. Con lo Ius soli ci sarebbe anche l'anomalia di avere bambini italiani con genitori stranieri".

Affondo sul Pd

Chiusura con un attacco al Pd: "Il Pd vuole portare avanti lo Ius soli, su questo tema si può spaccare la maggioranza? Si mettano l'anima in pace, la legge sulla cittadinanza non si cambia. Le posso assicurare che lo Ius soli non passerà mai. E la Lega è la garanzia di ciò.

Poi mi chiedo perché il Pd non ha cambiato la legge sulla cittadinanza quando ha guidato il governo, con Letta, Renzi e Gentiloni e lo vuole fare adesso che ci siamo noi? Vogliono la bandierina ideologica".

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