Momento buio del club e della storica dinastia

Imprenditoria e sport: il momento buio degli ex dirigenti Juventus su cui pesano capi d'accusa gravissimi

Momento buio del club e della storica dinastia
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Aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza, false fatturazioni. Tre capi di accusa gravissimi per gli ex dirigenti di Juventus, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Maurizio Arrivabene e ancora più clamorosi perché riguardano soprattutto Andrea Agnelli, per tutti la richiesta di rinvio a giudizio dalla Procura di Roma. È un momento buio della storia di una delle famiglie più importanti della storia imprenditoriale del Paese, lo stesso John Elkann è alle prese con la vicenda dell'eredità del nonno Gianni Agnelli, impugnata da Margherita madre del presidente di Exor. Dal buio cerca di uscire la Juventus squadra ma la società bianconera deve affrontare un bilancio frantumato dalla scriteriata gestione finanziaria dei dirigenti di cui sopra. Se è vero, almeno a livello di logica, che l'azione dei magistrati potrebbe aprire un nuovo filone che coinvolgerebbe altre parti consenzienti, è comunque manifesta la difficoltà nella quale procede il club che, addirittura, non ha ancora trovato il main sponsor pronto a garantire la cifra minima per non gravare di altri 45 milioni (Jeep) i conti. Le responsabilità dell'area commerciale, guidata da Francesco Calvo, non possono distrarre dal ruolo dell'amministratore delegato, Maurizio Scanavino, di cui non si ha notizia nemmeno in questo momento nebbioso nel quale, però, dovrebbe illustrare il percorso e il progetto non soltanto tecnico che è di competenza di Cristiano Giuntoli. Restano evidenti le criticità sulle uscite, tutte difficoltose per i salari stratosferici garantiti dai gestori di cui sopra, la proprietà aveva annunciato, dopo la vittoria in coppa Italia, che il futuro della Juventus sarebbe stato illustrato dai giovani, questi sono stati ceduti perché avevano ingaggi umani, i diversamente giovani o non accettano il trasferimento (Locatelli in Premier) o costano troppo per gli acquirenti.

Si procede tra vari paletti, alcuni imprevisti, con la sensazione che non tutte le componenti del club dialoghino in modo positivo invece tra gelosie, invidie e pozzi avvelenati. L'ultima parola spetta a John Elkann, tra Ferrari (F1), Juventus e parenti a giudizio, l'estate è caldissima. Anche di notte.

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