In un momento difficile per tutto il mondo per via della pandemia da coronavirus, l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti ha fatto per un attimo sognare i tifosi nerazzurri. L'ex patron del club di viale della Liberazione ai microfoni di Radio Anch'io lo Sport ha accostato il fuoriclasse argentino all'Inter definendolo un affare non impossibile al giorno d'oggi: "Messi all'Inter non è un sogno proibito, la situazione attuale ha sparigliato tutte le carte".
Moratti è poi entrato nello specifico spiegando la sua idea su questa suggestione di mercato:"Credo non sia per niente proibito, non lo era prima di questa disgrazia, ora poi ancor di più... Messi tra l'altro è a fine contratto e certamente sarebbe uno sforzo da parte della società per portarlo a casa. Non so se la situazione attuale cambi in positivo o in negativo questo obiettivo. Bisogna anche non essere esageratamente opportunisti e approfittare della situazione, ma credo che a questo livello ci sia la possibilità di vedere delle cose strane a fine anno. Insomma, penso ci sia certamente uno sforzo da parte della società per portarlo a Milano".
L'ex numero uno del club nerazzurro ha poi incensato il Toro Lautaro Martinez che è invece entrato prepotentemente nel mirino del Barcellona e ha lanciato un'idea: "Lautaro è un bravissimo ragazzo, tiene molto alla sua carriera e quindi è giusto che i tifosi gli vogliano bene. Bisogna vedere se non rientra in quel che dicevo prima, il poter essere scambiato in un'operazione più importante per arrivare a Messi". Moratti ha poi toccato anche l'argomento coronavirus, mostrandosi contrario alla ripresa della stagione 2019-2020: "Bisognerà valutare con estrema attenzione la salute dei giocatori. Non si può pensare di decidere pronti-via ed il giorno dopo ripartire".
Infine, l'ex numero uno dell'Inter ha parlato della difficoltà dei club minori in questo momento difficile per tutto il mondo, anche per il mondo dello sport e del calcio, rischiano di arrivare al collasso fino ad un possibile fallimento: "I sacrifici che stiamo chiedendo ai grandi club ed i soldi risparmiati con il taglio degli stipendi ai giocatori, dovrebbero essere
tradotti anche in forme di sostegno del calcio minore. Sono le piccole società quelle che rischiano di più e in questo momento nemmeno il mondo industriale può sostenerle, essendo esso stesso in difficoltà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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