Moto 3, il dio dei motori ha avuto pietà

Dramma sfiorato 8 giorni dopo la morte di Viñales jr. Motogp, 1° Marquez

Moto 3, il dio dei motori ha avuto pietà

Non è più il miglior Marc Marquez, o quantomeno non lo è ancora. L'infortunio che lo ha tenuto ai box per un'intera stagione continua a limitarlo, così in questo campionato lo si è visto sbagliare spesso, perdendo il controllo della situazione e della moto. Ma sulle sue piste, quelle dove ha collezionato vittorie a ripetizione, riesce a proporre quantomeno la copia fedele di quello che è stato. È successo in Germania al Sachsenring, dove ha riprovato la gioia della vittoria e anche ad Aragon, in Spagna, dove tra lui e il bis si è infilato uno straordinario Bagnaia. Ma che gara

E adesso il Texas, circuito di Austin, uno dei suoi preferiti: sei successi in sette edizioni. Nell'ultimo Gp, nel 2019, era caduto quando era in testa, per un problema tecnico. In prova si è visto ma non troppo, terzo alle spalle di Bagnaia e Quartararo. Poi al via della gara ha bruciato entrambi, mettendosi alla testa del gruppo per non mollarla più, senza dare alcun segno di cedimento, ma facendo vedere di essere molto vicino all'originale, a quel Marc Marquez che il prossimo anno farà di nuovo paura in ottica campionato. Questo è ormai saldamente nelle mani del francese Quartararo, il solo a far volare la Yamaha, altrimenti indietro con Dovizioso tredicesimo, Rossi quindicesimo e un convalescente Morbidelli diciannovesimo. Bene però un altro italiano, Bastianini, sesto. Secondo davanti a Bagnaia, suo diretto avversario in classifica, Quartararo potrebbe far suo il titolo già al prossimo appuntamento, il 24 ottobre a Misano.

Una settimana dopo la morte in gara di Dean Berta Viñales, 15 anni, cugino di Maverick, pilota Aprilia che scosso dal dramma familiare ha rinunciato al Gp of the Americas, si è sfiorata una nuova tragedia in Moto3, la categoria dove gareggiano i più giovani piloti del Mondiale. Deniz Oncu, diciottenne pilota turco della KTM, con un repentino cambio di traiettoria ha provocato la caduta dello spagnolo Alcoba in pieno rettilineo, dove si viaggia alla massima velocità e il guard rail è a un metro dalla pista.

Per Andrea Migno e il leader del campionato Pedro Acosta, che erano subito dietro, la moto di Alcoba stesa sull'asfalto si è trasformata nel trampolino di lancio per un volo pauroso. Entrambi si sono rialzati ammaccati ma più o meno illesi. Un vero miracolo e un mega sospiro di sollievo per tutti. Ma che paura.

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