Mourinho perde la testa e l'Atalanta se la prende

Senza Dybala ko nel riscaldamento, la Dea espugna l'Olimpico e va in vetta. Josè si fa espellere

Mourinho perde la testa e l'Atalanta se la prende

Roma - Come perdere una gara tirando 21 volte (cinque nello specchio della porta) e con un possesso palla del 56 per cento. Il quinto sold out stagionale all'Olimpico stavolta non ha il lieto fine, ma il primo ko casalingo è sicuramente immeritato per quanto visto in campo - tante le occasioni sprecate dalla truppa di Mourinho in una gara, come il tecnico ha sottolineato alla fine, dove ha avuto quasi sempre il pallino del gioco - e una scia di polemiche giallorosse (nessun giocatore parlerà alla fine per volere della società) per l'arbitraggio di Chiffi. Che espelle Mourinho nella prima parte della ripresa perchè entra in campo a bloccare un'azione di Hateboer partita a gioco fermo, con il portoghese e si lascia sfuggire un insulto verso l'arbitro. A gennaio dopo un Milan-Roma con episodi a sfavore dei giallorossi Mou lo definiì «un fischietto di poca personalità». «L'espulsione? Niente di particolare con Hateboer, volevo solo fermare la sua azione di anti-gioco - così ieri il tecnico -. Era la partita più facile da vincere, avendo dominato per 90 minuti, nel primo tempo c'era un rigore chiarissimo su Zaniolo. Dopo la partita ho cercato di parlare con Chiffi chiedendogli spiegazioni, lui mi ha detto che non è mai rigore se il giocatore non si butta e quindi devo cambiare il discorso con i miei giocatori, dicendo loro che si devono buttare. Per me non c'è nessuna interpretazione...».

Dybala si ferma nel riscaldamento (fastidio al flessore della coscia sinistra), facendo saltare il piano tattico di Mou che voleva giocare con i suoi Fab Four con l'arretramento di Pellegrini e il ritorno in campionato di Zaniolo dietro Abraham. Un'assenza pesante, ma nonostante questo la Roma non ha perso lucidità per assediare la porta della Dea, mancando solo della necessaria precisione.

Gasp sfata il tabù Mourinho (fino a ieri due pareggi e cinque sconfitte nelle sfide contro il portoghese) con un'unico tiro in porta, quello vincente del classe 2003 Scalvini, infila il poker esterno di vittorie senza subire gol (non accadeva dal 2016) e la migliore partenza di sempre dopo sette giornate (17 punti, nel 2019/20 erano stati 16). Così l'Atalanta meno gasperiniana - meno pressing a tutto campo, più compattezza e buona difesa - si trova ancora in testa alla classifica e va alla sosta con qualche certezza in più di altre big, anche se con un'infermeria ancora piena. «Certe partite vanno vinte anche così (di corto muso, per dirla alla Allegri, ndr), ormai le gare si giocano nei 90 minuti con i cinque cambi che è un'arma in più».

Perso Musso dopo 8 minuti - presunto trauma cranico per uno scontro fortuito con Demiral e ricovero precauzionale al «Gemelli» - l'Atalanta imposta

una gara difensiva. La Roma spreca occasioni a raffica da Abraham fino a Shomurodov. Perde la partita e Mourinho non sarà in panchina da ex contro l'Inter. Sempre che l'arbitro non infierisca sulo Special One nel referto...

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